La mia amica
Data: 06/05/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Hellboylazio
Conosco Vale da diversi anni. Siamo sempre stati amici e ogni tanto siamo usciti insieme: nonostante non la trovi bellissima, l’ho sempre considerata una ragazza simpatica.
Quella sera Vale mi invitò a prendere una birra perché era da tanto che non ci vedevamo. Mi presentai puntuale al pub e la trovai seduta ad un tavolo che già stava consumando la sua ordinazione. Dopo i soliti convenevoli iniziammo a chiacchierare del più e del meno. E per tutto il resto della serata fu così. Ad un certo punto, però, la vidi abbassare lo sguardo.
“Cosa ti è successo?”, le domandai.
“Niente di importante.”, si affrettò a rispondere. “È solo che mi sono lasciata con il mio ragazzo.”
“Mi spiace.”
“Non fa niente.”, concluse rialzando la testa e riprendendo a sorridere. “Ti va di fare due passi?”
Uscimmo dal locale e ci infilammo in macchina. Vagammo per una buona oretta, senza una meta precisa. Lei mi parlò del suo rapporto con l’ex fidanzato e io l’ascoltai pazientemente, cercando di confortarla.
“Ti va di fermarci lungo la spiaggia?”, mi propose dopo un po’.
Non le risposi neanche. Mi diressi con la macchina verso una zona appartata del lungomare e lì ci fermammo.
Parlammo ancora per una buona mezz’ora quando, improvvisamente, mi si gettò addosso e iniziò a baciarmi. All’inizio mi ritrassi, chiedendole cosa stesse facendo. Poi sentii la sua mano che cercava in fretta di slacciarmi i pantaloni.
“Mi sembra chiaro”, rispose lei con tono malizioso. “Voglio ...
... succhiarti il cazzo.”
Con una velocità sorprende mi ritrovai il cazzo nella sua bocca. Ricordo che cercava di infilarselo quanto più possibile dentro. Le sentii emettere un paio di conati per lo sforzo e la cosa mi eccitò di colpo: le infilai la mano nelle mutadine e sentii che aveva la fica completamente depilata. Iniziai a stuzzicarle la clitoride e restammo così, io che la masturbavo e lei che mi spompinava sempre più forte.
“Adesso scopiamo, però.”, mi disse alla fine.
Più che una richiesta il suo mi sembrò un ordine. In men che non si dica me la ritrovai sopra, che cercava di infilarsi il mio cazzo nella fica.
“Aspetta Vale.”, le dissi. “Non ho il preservativo.”
“Non fa niente.”, mi tranquillizzò lei. “Prendo la pillola.”
E così iniziò a montarmi selvaggiamente, come se fosse impazzita. E mentre lei mi montava io le scostai la camicetta, affondando il viso in quei seni enormi che si ritrovava.
Scopammo in quella posizione per quasi tutto il tempo, con i nostri gemiti che aumentavano sempre di più. Potevo sentire la sua fica bagnata che gocciolava i suoi umori sull’asta del mio cazzo, fino a bagnarmi le palle. La cosa mi eccitò a tal punto che la presi e la stesi a pecora lungo i due sedile della macchina.
“Montami! Forza!”, esclamò lei.
Presi il mio cazzo duro e completamente bagnato e lo infilai con violenza nella sua fica. Vale gridò di piacere e io mi aggrappai ai suoi seni per tenermi in equilibrio.
“Come godo!”, mi ritrovai a dire. Per tutta ...