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In famiglia ci si aiuta - Capitolo 2
Data: 29/12/2017, Categorie: Incesti Autore: Empire1, Fonte: EroticiRacconti
... farai ti piacerà moltissimo e ogni tensione e tristezza sparirà. Allora affare fatto?” Lei rispose immediatamente di sì. “Brava, adesso prendi quella sedia dietro di te e siediti qui di fronte a me”. Si sedette; il suo viso era esattamente all'altezza del mio pacco. Dai pantaloni emergeva il mio cazzo eretto per l'eccitazione di quella situazione nuova. “Lo vedi? Mi hai fatto diventare il cazzo duro”. Lei annuì, con gli occhi fissi al rigonfiamento dei miei pantaloni. “Adesso tiramelo fuori”. Lucia cominciò ad armeggiare con i miei pantaloni: slacciò la cintura e aprì uno a uno i bottoni della patta. Abbassò i pantaloni e delicatamente anche i miei slip. Il mio cazzo venne fuori con forza e lei se lo trovò davanti alla faccia. “Ora, da brava, comincia a menarlo”. Lei strinse la sua mano intorno al mio uccello e cominciò una lenta sega. “Ti piace il mio cazzo Lucia?” Lei annuì con la testa. “Puoi anche leccarlo se vuoi; e poi ci sono anche i coglioni che aspettano un po' di attenzione”. Come risvegliata da queste parole, Lucia prese in bocca il mio uccello e si mise a succhiarlo con avidità, accarezzandomi allo stesso tempo i coglioni. La sensazione della bocca di mia suocera intorno al mio cazzo e la visione di lei che davanti a me si dedicava con trasporto al mio uccello era molto eccitante. Le misi una mano sulla testa e cominciai a guidarla su e giù sulla mi asta. Dopo un po' la feci fermare e le dissi: “Adesso fammi vedere le tue belle tettone”. Lei lasciò ...
... momentaneamente il mio uccello e si tolse prima il maglione e poi la camicetta. Infine, si tolse il reggiseno, lasciando libere due grosse mammelle, bianche e pesanti, con areole grandi e scure. Ciò che però mi colpì furono i suoi capezzoli. Li avevo già notati in passato spuntare da sotto i suoi maglioncini e sospettavo dovessero essere grossi, ma non così tanto. Ora che erano eccitati, sporgevano dal seno di almeno due centimetri ed erano spessi e scuri. Il mio cazzo ebbe un sussulto e io afferrai subito quella grossa tetta, calda e morbida e cominciai a stringere gentilmente quel grosso capezzolo. Lucia emise un gemito strozzato e subito riprese in mano il mio cazzo. “Sei eccitata vero? Vorresti venire?” Lei mi guardò e disse: “Moltissimo”. “Allora masturbati mentre mi fai venire”. Lei eseguì, si infilò una mano nei pantaloni e tornò a succhiarmi il cazzo. Quei movimenti facevano sobbalzare delicatamente le sue tettone e quella vista mi faceva impazzire: lei intanto succhiava avidamente il mio cazzo e con la stessa foga si masturbava. Era giunto il momento: le tolsi la bocca dal mio cazzo e le dissi: “Voglio venirti sulle tette”. Lei capì al volo e ricominciò a menarmelo con la sua mano. Pochi colpi e venni. Fiotti di sborra calda le schizzarono addosso: sulla faccia, sul collo, ma soprattutto sulle sue tette, dove lunghi rivoli di sborra cominciarono a colare verso i capezzoli. Quella vista la eccitò ancora di più e ci mise poco a venire, urlando il suo piacere in maniera incontrollata ...