Il Rolex tarocco
Data: 10/05/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: esperia, Fonte: EroticiRacconti
... fosse per me. Marcella uscì dalla doccia e apparve in vestaglia in cucina. Scesi in cortile a lavare la macchina. Ci misi il triplo del tempo, ma ebbi modo di pensare. Dopo pranzo Marcella mi informò che sarebbe andata a trovare la sorella che abitava al lago, in una bellissima casa dalle parti di Cernobbio. Anche questo De Ponti aveva un monolocale poco lontano. Coincidenze... Non vide il mio sorriso soddisfatto. Avevo bisogno di tempo per prepararmi. Ne avevo lasciato passare anche troppo. Ritornò, calma e rilassata, la domenica pomeriggio. Cenammo senza nessun imbarazzo, ma senza quasi pronunciare parola. Quella notte dormii sul divano in sala. Il lunedì al lavoro tutto parve normale fino a quando questo stronzo di De Ponti non cominciò a vantarsi mostrando in giro il suo orologio nuovo. Ero rassegnato a che qualcosa di simile sarebbe successa, ma non mi aspettavo che a un certo punto lui, che era stato fino a quel momento così discreto, cominciasse a rivolgermi delle occhiate di scherno e dei sorrisetti strafottenti. Un grave errore, da parte sua. Salii all'ultimo piano, all'ufficio personale, dove ebbi modo di confermare alle Risorse Umane che avrei accettato il trasferimento a Firenze, come capo area dell'Emilia, Marche, Umbria e Toscana, malgrado l'avessi rifiutato già tre volte in passato, perché mia moglie non voleva lasciare Milano. Il trasferimento comportava la qualifica di dirigente e un sostanziale aumento di stipendio. Lasciai l'ufficio e passai il pomeriggio ...
... tra la banca e il mio avvocato, in centro a Milano, col quale stilammo una proposta di accordo per il divorzio. Le avrei lasciato tutto, la casa (con relativo mutuo), i risparmi, i mobili e la sua macchina, ma non avrei pagato alimenti di nessun genere. Il giorno dopo, quando mia moglie uscì per andare al lavoro, organizzai il trasporto di tutta la mia roba (vestiti, attrezzature, computer, qualche libro, qualche disco e qualche quadro) in un magazzino temporaneo e mi trasferii nell'appartamentino lasciato vuoto dalla madre di un mio compagno di liceo, appena deceduta. Non ebbi notizie di lei fino al giorno dopo, mercoledì, quando ricevette la lettera dell'avvocato con la proposta di divorzio. - Francesco, cos'è questa storia del divorzio? - Lo sai benissimo, Marcella. - Non vuoi che ne parliamo un po', prima? - No. - Non offri neanche una lira di alimenti. Non mi sembra giusto. T'ho dato ventidue anni della mia vita e adesso tu non mi dai nulla? - Marcella, siamo seri. Se anche ti pagassi degli alimenti sarebbe solo fino a quando non ti risposerai e sappiamo bene tutt'e due che sarà la prima cosa che farai appena avrai ottenuto il divorzio. Firma il tuo consenso e facciamola finita con questa farsa. - È vero che ti trasferiscono a Firenze? - Sì. Chi te l'ha detto? - Ovviamente sapevo la risposta. - È importante? - A questo punto no di certo. Ci fu una pausa nella nostra conversazione. Ripresi la parola per primo: - Marcella, quello che ci perde in questa storia sono io. Sono ...