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Il Rolex tarocco
Data: 10/05/2021, Categorie: Tradimenti Autore: esperia, Fonte: EroticiRacconti
... stato costretto ad andarmene di casa. So della tua squallida tresca con Antonio De Ponti che dura da anni ormai. Non ho fatto niente di male, ma sono io a dover subire la punizione. Firma quelle maledette carte e continuiamo con la nostra vita ognuno per la sua strada. - Mi spiace Francesco, non avrei voluto che finisse così, tra noi. Domani sento l'avvocato e risolviamo la cosa. Il venerdì sbaraccai la mia scrivania. I colleghi vollero sapere cosa stesse succedendo. Dissi loro il meno possibile. Poi vollero coinvolgermi in una specie di festa d'addio ma mi negai, sostenendo di non essere dell'umore adatto. Alle cinque avevo terminato ed ero pronto per Firenze. Chiamai mia figlia Martina a Londra per spiegarle dell'imminente divorzio. Non è facile dire a tua figlia che divorzi da sua madre senza spiegarne i motivi. Mi sembrò dispiaciuta ma non troppo sorpresa. Credo che avesse subodorato qualcosa. D'altra parte come avrebbe potuto essere altrimenti dopo tutti questi anni? Il mio viaggio con l'auto aziendale verso Firenze fu un calvario per me. Non facevo che pensare a quanto eravamo stati innamorati, a quanto avrei voluto invecchiare con lei e ai progetti che avevamo fatto per quando saremmo stati in pensione. Invece ora mi sentivo vuoto e solo, senza prospettive e senza futuro. Non sarei invecchiato con lei. A quel punto non m'importava nemmeno di diventare vecchio, sinceramente. Se uno di quei TIR che sorpassavano ondeggiando paurosamente sul tratto apenninico mi avesse ...
... spazzato via non mi sarebbe nemmeno troppo dispiaciuto. Marcella non aveva pronunciato neanche una parola di scuse, anzi, nemmeno aveva ammesso la tresca. Com'era possibile che mi trattasse come un imbecille? Un uomo può andare in confusione pensando troppo a queste cose. Accesi la radio per distrarmi, dopo il Cantagallo. Chi cazzo è Lady Gaga? ************************************************************************** Il nuovo lavoro fu una passeggiata. Per uno con la mia preparazione ed esperienza affrontare i problemini fiorentini era una cosa semplice, quasi rilassante. Anche i miei dipendenti avvertivano la mia competenza e la mancanza di preoccupazione, cominciarono a fidarsi di me e in breve si instaurò un ottimo rapporto. Mi trovai un appartamentino ammobiliato a Firenze, non lontano dal centro, con l'aiuto dei nuovi colleghi. Rimasi in contatto con mia figlia, che mi rivelò come questo maledetto De Ponti si fosse trasferito a casa mia, con mia moglie, meno di una settimana dopo la mia partenza. E lei non ne era affatto contenta. Intanto Marcella aveva dato il suo consenso a tutte le condizioni che avevo posto nella causa di divorzio e aveva firmato un documento consensuale che il giudice non avrebbe fatto altro che approvare. Avevamo usato un solo avvocato e ora non dovevamo far altro che aspettare. Tre settimane prima del giorno previsto per la sentenza che avrebbe ufficializzato il nostro divorzio, mi imbarcai per una crociera nel Mediterraneo. Io odio le crociere e ...