1. Mille pini - parte seconda


    Data: 10/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: LovelyL, Fonte: Annunci69

    Il treno arrivò puntuale. Mi tremavano le mani.
    
    Si aprirono le porte ed alcune persone scesero sparpagliandosi per la banchina. Il sole era bello caldo.
    
    Salii sul treno che sfrecciò lontano dalla mia città pochi istanti dopo. -Permesso- urtai per sbaglio un signore, ma non ci badai molto. Percorsi alcuni vagoni prima di trovare il posto perfetto: vicino al finestrino, isolato, con una bella visuale del paesaggio. Infilai la valigia nello scomparto sopra la mia testa e poi mi stravaccai sul sedile, togliendomi le infradito e poggiando i piedi nudi su quello di fronte.
    
    Il treno slittava e sobbalzava di tanto in tanto e quei tumulti mi fecero presto addormentare.
    
    ''Forse era la cosa giusta, non dovevo preoccuparmi, mi avrebbe accettato. Infondo sono suo figlio''
    
    Qualcosa mi sfiorò il braccio e mi risvegliai di soprassalto. Il signore che avevo urtato prima stava sistemando la sua valigia a fianco alla mia. -Mi scusi- tolsi i piedi dal sedile.
    
    -Tranquillo, non mi dai fastidio- mi sorrise sedendosi.
    
    Era un bell'uomo: sulla trentina, camicia e cravata nonostante il caldo, sguardo deciso, capelli castani. Era alto almeno un metro e novanta. Decisamente il mio tipo. Passarono una manciata di minuti in cui ci scambiammo alcuni sguardi innocenti.
    
    -Fa un caldo oggi- azzardai.
    
    -Non dirlo a me- disse alludendo al suo abbigliamento alquanto ambiguo per la stagione.
    
    Si allentò un po' la cravatta e poi aggiunse: -Beato te che puoi vestirti come ti ...
    ... pare-
    
    -Che lavoro fai?-
    
    -Sono uno dei tanti menager di una multinazionale.
    
    Tu? Scuola?-
    
    -Ho appena finito gli studi-
    
    Un minuto di silenzio.
    
    -Dove stai andando di bello?- mi chiese.
    
    Ogni tanto lanciava qualche occhiata alle mie gambe.
    
    -Sto andando a cercare mio padre- mi persi con lo sguardo verso la distesa d'erba che stavamo costeggiando con il treno. Quando riposai gli occhi su di lui, vidi una certa protuberanza che svettava in mezzo alle sue gambe, fasciata dai pantaloni.
    
    Mi sistemai la maglietta che mi si era arrotolata un po' sulla schiena e lui poggiò una mano sul mio piede.
    
    In mezzo secondo mi divenne di marmo bagnandosi tutto. ''Cosa sta succedendo?'' pensai tra me e me, anche se il mio cazzo aveva già trovato una risposta.
    
    Mentre con una mano teneva stretta la mia caviglia, con l'altra abbassò la lampo dei suoi pantaloni facendo uscire quell'enorme pezzo di carne completamente fradicio.
    
    -Ti piace?-
    
    Non sapevo cosa dire.
    
    -Sei davvero un bel ragazzino, lo sai?-
    
    Il suo glande era gonfio e lucidissimo, colava presperma.
    
    Si alzò in piedi avvicinandosi.
    
    -Assaggialo dai- Me lo sbattè in faccia più volte sporcandomi con la sua dolce glassa.
    
    Lo presi con due mani e iniziai una lunga poppata a quella bellissima cappella dura e succosa.
    
    Mentre cucciavo gli accarezzai i testicoli, belli grossi e pieni.
    
    -Dio santo-
    
    Me lo infilò tutto in bocca per qualche istante poi tornò a sedersi.
    
    -Vieni qui da papà dai- disse ...
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