In culo. la mia prima volta
Data: 10/05/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Ennaman38, Fonte: Annunci69
Sarei un bugiardo se dicessi che la mia prima volta non sia stata dolorosa.
Avevo 23 anni e a parte l'esperienza con mio cugino Diego, avevo praticamente represso ogni richiesta bisessuale da parte del mio corpo. Bastò una feroce litigata con la mia ragazza, per far scattare in me quelle voglie messe un pò da parte. Mi misi alla ricerca su mIRC, quelle belle chat di una volta, entrando furiosamente sui canali di sesso. In realtà ero alla ricerca di qualche figa da scopare, mentre con una mano smanettavo il mio cazzo in modo frenetico. Avevo deciso di fargliela pagare ed essendo da solo in una città come Catania, c'era solo da cercare una bella universitaria. Fu su uno di quei canali che invece della fighetta di turno, venni contattato da un uomo, che si dichiarò alla ricerca di un passivo. Se c'era una cosa che avevo capito con mio cugino Diego, è che sebbene io sia versatile e facilmente adattabile come attivo, le maggiori fantasie bisessuali mi portano ad immaginare me fare un bel pompino con ingoio e farmi cavalcare poi a pecorina. Accettai di buon grado, per curiosità e preso anche da una insana eccitazione. Quando raggiunsi la via dove Luca mi aveva dato appuntamento, lo chiamai sul numero che mi aveva dato, per farlo scendere. Arrivò e capii che sarebbe stato molto difficile. Per me che sono timido, è come avere dentro un motore diesel, che bisogna prima carburare per mettersi in moto. Anche lui capì e facendomi entrare a casa, mi chiese se gradivo ...
... qualcosa.
Prendemmo un limoncello così da farmi sentire a mio agio. Parlammo qualche minuto e Luca, visto che non prendevo alcuna iniziativa, mi disse: "Vado un attimo in bagno". Così dicendo si allontanò.
Non passò che qualche secondo e sentii la sua voce: "Antonio, vieni un attimo". Compresi subito che stavano per iniziare i giochi, tanto che il mio cazzo iniziò a pulsare dal desiderio. Percorsi il corridoio semibuio e vidi una porta socchiusa, che lasciava intravedere Luca disteso sul letto con in dosso delle belle mutande firmate. Lui, muscoloso e abbronzato, con quel pizzetto vissuto di un uomo sulla quarantina, ben portati tuttavia. Entrai e lo fissai desideroso, mentre lui: "Se ti vergogni...". Non lo feci nemmeno finire e mi sedetti ai bordi del letto, toccandogli il pacco. Abbassai le mutandine e presi il suo cazzo in bocca. Era grosso e ancora poco ritto, gustoso e profumato. Lui fu sorpreso di questa mia reazione, rassegnato come era della mia timidezza. Chiuse gli occhi e inziò a gemere "Oh siii, sei bravo".
Potevo sentire il suo arnese crescere nella mia bocca, caldo e pulsante di eccitazione. Lo succhiai avidamente e iniziai a tintillare prima la lingua sulla cappella, poi giù per tutta la sua lunghezza, fino alle palle lisce e ben rasate. Risalivo ogni tanto e lo rimettevo avidamente in bocca, sentendo ogni volta i suoi gemiti di piacere: "Sei bravo, sei un gran pompinaro", mi disse.
Alzò di scatto la schiena e mi spogliò completamente. Con le sue braccia muscolose ...