La gioia della sicilia
Data: 10/05/2021,
Categorie:
Trans
Autore: guidocorsalini, Fonte: Annunci69
... parete, uno accanto all’altro.
Quella magnifica donna, elegante anche nel minimo dei gesti, si alzò la gonna bianca, e con le dita delle mani, smaltate di bianco, tirò fuori un fallo, per orinare.
Mi guardava, mentre stava per finire la sua minzione, mi guardava con un lieve sorriso, sapendomi talmente curioso, da non desiderare altro. Mi guardava e non diceva nulla. Scosse poi la testa, spostando i suoi scuri capelli lunghi, sulla spalla destra.
Mi avvicinai a lei, mostrandomi interamente, scostando quei capelli per baciarle la spalla. Le presi la mano e, carezzandola, gliela portai sul suo pene, lei, invece, portò automaticamente l’altra mano sul mio pantalone, facendo una pressione enorme che desiderava capire quanto fossi già eccitato.
Si spostò e mi lasciò lì, per entrare adesso in uno dei bagni chiusi, ma lasciò la porta semiaperta. La mia eccitazione stava disegnando già la mia strada verso di lei.
Entrai nel bagno a fatica. Lo spazio era ridotto. Lei si era portata, in piedi, sulla tavoletta del bagno e, mentre poggiava le mani al muro, mi dava la schiena. La mia testa si trovava di fronte ad un culo meraviglioso.
Alzai la gonna per baciare le sue bianche natiche, e con le mani toccavo le lunghe gambe. Lei spinse il suo bacino all’infuori, per farmi sentire meglio la sua intimità, ed il suo ano divenne il fuoco, sotto il passaggio della mia lingua. Adesso si stava toccando, dimenandosi forte ed eccitandomi tremendamente.
Decisi di fare uscire il ...
... mio piacere dai pantaloni, ma non staccavo la bocca dal profumo di quella donna. Mi masturbavo, lei si masturbava ed eravamo in contatto, stretti, per raggiungere entrambi lo stesso piacere.
Scendendo dalla tazza di ceramica, si portò alla mia destra, imitando la stessa posizione di prima, per invitarmi a scoparla. Inclinò il bacino e aprì le gambe. Lei non mollava il suo pene e lo sbatteva forte tra le sue mani, mentre io l’avevo già presa da dietro e sbattevo altrettanto. Il tono dei suoi gemiti aumentava, i miei battiti cardiaci seguitavano questo ritmo e continuavamo ad avvinghiarci nello stretto e sporco cesso.
Un urlo emozionato le uscì dalla bocca, mentre stava sborrando sul muro di piastrelle bianche, e piano piano anche il suo buco si stava rilassando, perciò cominciai a sbattere più forte, bloccandola con le braccia alla vita. Stavo raggiungendo un piacere forte, i nostri odori erano forti.
Si sedette sulla tavola del cesso, e voleva il mio cazzo in bocca. Voleva vedermi negli occhi mentre godevo. La fissai, dunque, mentre la sua bocca e la sua mano giocavano forte sul mio turgido pene. Le sue dita avevano ancora il suo sperma e lei sentiva che da lì a poco avrebbe sentito anche il mio.
Si pompava il cazzo e i suoi getti nella mano, adesso, e guardandomi, bevve dalla sua mano, lo sperma caldo appena donato. Si leccò le dita, e mi sfiorava le palle, per farmi rilassare dalla rigidità dell’eccitazione. Mi tastava ed io la guardavo intensamente.
Mi fece ...