1. Mia moglie (2)


    Data: 11/05/2021, Categorie: Etero Autore: Re Artù

    ... vennero in mente i tappeti nello studio del suocero.... La cena con i colleghi d'ufficio venne organizzata di lì a poche sere, Katia accettò di partecipare, si vestì in maniera elegante per il suo standart: blusa di raso senza reggiseno, gonna lunga anch'essa di raso con una blusa di pelliccia sintetica (era anche animalista convinta), le altre due ragazze del gruppo, invece, forse su indicazione di Giovanna, erano in minigonna con calze velate: ci sistemammo ad un tavolo rotondo ognuno vicino al rispettivo compagno o compagna, Giovanna e Marta capitarono una di fronte all'altra. Per riscaldare la serata, avevo dato ordine al sommelier di non lasciare i bicchieri mai vuoti, lasciando a lui la scelta dei vini più adatti: a metà cena Marta era già alticcia ed il discorso scivolò sul sesso e sui giochini ad esso collegati; Marta ascoltava, ma sembrava non interessarsi più di tanto, feci scivolare la mano sotto la tavola e la posai sulle cosce di mia moglie cercando di forzarla ad aprirle, ma lei resistette, mi prese la mano e la spostò dalle gambe rivolgendomi uno sguardo di riprovazione. Gli altri maschietti invece avevano ricevuto più collaborazione dalle loro compagne, almeno a vedere gli strani movimenti che avvenivano intorno al tavolo e sotto di esso. Riportai le mani sopra il tavolo e quello fu il segno della fine delle scaramucce: quando Marta si alzò per andare in bagno, fu subito seguita da Giovanna che prese per mano il suo ragazzo e lo portò con sé : non sapevo che ...
    ... fare, ma l'occhietto che mi fece l'altra ragazza di studio mi fece capire che tutti erano al corrente della ragione di quella cena per cui scusandomi con i gli altri mi alzai anch'io e mi avviai verso i bagni, che, per fortuna, erano collocati ad un piano inferiore e quindi l'entrata era nascosta agli avventori del ristorante: mi avvicinai al l'ingresso del bagno delle signore, si sentivano strani versi uscire dalla porta, che fessurai: Giovanna era accucciata davanti al suo ragazzo e gli stava facendo una pompa, Marta, non si vedeva, probabilmente era chiusa in qualche WC; speravo che il ragazzo reggesse fino all'uscita di mia moglie: sentii il rumore dello sciacquone e Marta uscì, non si accorse subito di quello che stava succedendo, ma quando li vide non si fermò un attimo a guardare, si portò le mano a coprire gli occhi, come a non voler vedere e si diresse rapidamente all'uscita; feci appena in tempo ad entrare nel bagno degli uomini e la sentii risalire velocemente le scale. Quando tornai al tavolo trovai Marta in piedi con la borsa pronta ad andare via: alla mia muta domanda:”Andiamo, portami via e non accetto rifiuti.” Mi scusai con gli altri e chiesi loro di salutarmi Giovanna, a quel nome Marta fece una smorfia di disgusto e si avviò all'uscita. Saliti in auto mi assalì:”Ma con chi lavori? Questa Giovanna è una meretrice: lo sai che si è portata nel bagno delle signore il fidanzato e gli aveva preso il membro in...bocca..che schifo! Parlerò con mio padre!” “No, non ...