1. Un mestiere come un altro


    Data: 11/05/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Sesso Interrazziale Lesbo Autore: MisslatoB, Fonte: xHamster

    Il momento più antipatico per fare il mio mestiere è quando è estate. Fa caldo. Si suda. I clienti sudano. Io sudo. E’ tutto un mescolare liquidi e sudori e a volte è fastidioso. Mi piacerebbe che tutti i miei clienti fossero privi di peluria perché con la peluria sudano di più, ma in quel caso faccio in modo che il mio corpo tocchi l’altro il meno possibile. Una fellatio o una cavalcata con me sopra a prendere aria, con la finestra un pochino aperta, così ricevo una striscia di venticello che gradisco sulla pelle, e il problema è risolto. Mi è più difficile con quelli che vogliono abbracciarmi, vogliono le coccole e allora qualche volta propongo di tenerci stretti tra le lenzuola, così io mi avvolgo e lui poggia sul tessuto e non su di me. Dovrebbero darci l’aria condizionata per via obbligatoria, ma siamo in un paese in cui la prostituzione per poco non è reato, figuriamoci se gli salta in mente di fare in modo da poter affittare un appartamento areato e dotato di tutti i comfort. Poi sai, è tutta questione di denaro, dipende quanto ne hai e io ne guadagno il giusto, per campare e studiare. Dura meno e sono più fresca e riposata quando devo preparare una materia. Cosa mi piace del mio lavoro? Le colleghe. Ne ho incontrate di straordinarie, bellissime, dotate di senso dell’ironia, intelligenti, taglienti, dirette, non ce n’è una che non ti guardi dritto negli occhi perché loro sono abituate a percepire, con empatia, i bisogni dell’altro. Quando parlo con qualcuna di loro mi ...
    ... sento libera, liberata. Non devo nascondere nulla. Non devo sentire prediche, sermoni, sul dovere di essere femmina in un modo o in quell’altro, perché ciascuna di loro ha la propria storia e chi più o chi meno ha vissuto esperienze belle o brutte ma comunque degne di essere raccontate.Mi piace il fatto di aver trovato solidarietà in alcune e poi di alcuni clienti apprezzo l’apertura mentale. Sono con me perché non hanno tempo di fare altro, perché vogliono stare con una bella ragazza che non fa troppe domande e non li mette molto a disagio, perché hanno bisogno di qualcuno che si prenda cura di loro e c’è chi con me scherza, chiacchiera, e quanto chiacchierano, di tutto quanto. Delle famiglie, le storie iniziate e finite, i fallimenti, i progetti. Ho incontrato qualcuno che era pieno di risentimento nei confronti della ex. Soffriva tanto e ce n’è voluto per farlo sciogliere in lacrime, offrendogli carezze e vicinanza. Fin dall’inizio ho sempre capito che c’è chi ha una visione alquanto ristretta e falsata di quel che riguarda il mio mestiere. Chissà che pensano. Uomini che non possono ammazzare o stuprare altre che vengono a sfogarsi con noi. Invece non è così. Noi incontriamo la stessa dose di stronzi che puoi incontrare tu e tu e tu ogni volta che esci e vai a ballare. Se siamo in zone protette non possono farci nulla, se siamo nascoste per paura di multe a noi e ai clienti allora ecco che si scopre come chi diceva di volerci salvare invece ci condanna a subire. Quello che ...
«123»