1. ADORABILI CREATURE 3: Gemma e l'amica Lucy


    Data: 11/05/2021, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autore: Roca

    ... faceva sì che non più sostenuti dal reggiseno, formavano un'adorabile curva mentre abbassandosi si raccordavano con una piega deliziosa all'addome, ma le punte risultavano rialzate con le aureole formanti una protuberanza di un rosa delicato ben marcata ed eccitante per la forma a pera che facevano assumere alle mammelle i cui capezzoli simili a piccoli turaccioli erano eretti e provocanti.Le strisce nere del reggicalze rendevano le anche voluttuose e spiccavano insieme alle calze e al boschetto del pube, sulla carnagione delle cosce rendendo l'insieme fortemente provocante senza involgarire la donna che ora sorrideva conscia dell'effetto che stava producendo sul ragazzo quale ero io.Ormai impaziente, la presi per mano e la condussi lungo il corridoio, nella camera che aveva visto le mie evoluzioni amorose con la signora Bolis e con sua figlia. Salì subito sul letto, si allungò e aprì le gambe. Non dicemmo nulla, volli prenderla subito come se l'aspettare potesse guastare l'incanto di quel momento e anche la signora lo voleva. Avanzai fra le gambe aperte e mi adagiai sul suo corpo, mi abbracciò sospirando quando entrai in lei.Fu un sospiro liberatorio perché appena mi mossi iniziò a venire in un orgasmo silenzioso modulato dai suoi sospiri. L'aiutai scorrendo lentamente in una vagina singolarmente scivolosa che gli spasimi del suo godimento rendevano carezzevole per il membro che spingevo fino in fondo con lunghi affondi.Infine le sue braccia si sciolsero e le sue mani ...
    ... passarono sul mio viso in lente carezze. Gli occhi luminosi fissavano i miei, le sue labbra si aprirono in un bel sorriso.- Grazie, ne avevo bisogno . . . Peccato che tu. . . - osservò mestamente.- Non ti preoccupare, ma consentimi di amarti ancora, ti prego! -Ero rimasto nel calore del suo grembo, sicuro che la donna avrebbe consentito anche al mio piacere. Speravo di far rinascere il suo desiderio che il suo improvviso godimento dovuto alla lunga castità alla quale l'aveva costretta l'insensibilità di un marito che preferiva la pesca alla fica. Il pensiero provocò il mio sorriso, lei si fece seria.- Ti ho deluso caro? Certo che voglio farti contento, mi fa piacere sentirti duro dentro di me. . . sì, puoi amarmi, voglio che mi ami ancora! -Interruppi le sue parole coprendo la sua bocca con la mia. Fu un bacio quasi casto che mi fece apprezzare le labbra morbide della donna. Mi tirai su con le braccia e la guardai incantato. Lei mi sorrise.- Cosa c'é Nico? - chiese.- E' che sei così bella che vorrei baciarti tutta, il tuo collo, i tuoi seni, il tuo ventre, le tue gambe la tua. . . fica. - dissi facendola arrossire.- Non c'é tempo, lo sai? Ma non dire quella parola, e volgare; noi francesi la chiamiamo in un modo più gentile. �- Come la chiami? -- Chatte, vuol dire gatta, micetta, non é più bello? - rispose sempre più rossa.Mi sollevai sedendomi sui calcagni, presi le sue gambe e le sollevai aperte. Vedendo che stavo guardando il cespuglio nel quale era immerso il mio pene, portò ...
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