Famous 3... quella sera a teatro…
Data: 11/05/2021,
Categorie:
Lesbo
Autore: gustoso64
“Signora, mi creda, non lo dico per il ruolo istituzionale che Lei ricopre… ma questo vestito le sta davvero in modo splendido e Lei lo esalta… Davvero”.
Lo stilista ultimò le sistemazioni di quell’abito da sera nero con striature e arabeschi che sulla figura esile ma sexy di V risaltava grazie alle sue forme così sinuose.
Le spalle e la schiena in vista, i capelli raccolti, rendevano erotica quella donna ora al centro delle cronache e dei giudizi che, per una sera, si accingeva ad essere oltreché esponente delle istituzioni quella donna, quella femmina che adorava sentire d’essere.
Era stata con una donna, no con due, no con una donna e poi con una donna e poi ancora con una donna e un uomo insieme rompendo lo schema consolidato di tutta una vita, così canonico anche se sempre sapeva di aver esercitato la sua capacità di seduzione sull’universo maschile.
Ma ora si sentiva più forte, più carnale, più seducente.
Arrivò al Teatro dell’Opera con la macchina di servizio, minimal per quello stile che aveva voluto darsi e che strideva col ruolo che esercitava, salutò il Sovrintendente e il Direttore d’Orchestra sorpresi alla sua vista che la accompagnarono nel foyer del teatro.
Lì V salutò le altre autorità presenti e le loro signore.
“Mia moglie Veronica...” disse il sovrintendente.
Nel salutarla V incrociò lo sguardo della donna, penetrante e seducente. Era molto più giovane di lui, dai capelli rossi e la pelle chiarissima, risaltante grazie al leggero ...
... trucco e al rossetto dal colore così intenso quanto quello del vestito che la esaltava. Le caviglie perfette e le scarpe dal tacco altissimo completavano la sua perfetta bellezza.
Sedettero accanto, casualmente, nel Palco d’Onore. V si girò cercando lo sguardo della donna che la ricambiò prima con dolcezza seducente, poi con un tenero sorriso.
V chiese di andare alla toilette. Veronica si propose di accompagnarla sembrando così gentile e ottima padrona di casa.
Quando furono dentro V fu tenera ed esplicita. In qualche modo esercitava il suo ruolo di potere.
“Sei di una bellezza disarmante e mi piaci moltissimo”.
“Tu invece sei eccitante”. Veronica sorprese persino se stessa con quella affermazione, così decisa.
Si avvicinarono. V non doveva andare alla toilette.
“Se ti bacio addio trucco...”.
V aveva imparato in quelle due notti a comandare, tanto era stata guidata nel turbine del piacere.
Incrociarono il fiato. Poi Veronica aprì la bocca, quelle labbra a fuoco e iniziò a leccare la lingua di V. Erano eccitatissime. Fu breve ma intensissimo.
“Dobbiamo rientrare...”
“Come faccio a vederti?”
“Tra poco ci scambiamo i numeri e ne parliamo durante la cena...”
… Quando furono a tavola, questa volta non proprio accanto, non poterono che pensare a quegli istanti. Tutto il mondo intorno sembrava non interessarle.
Veronica si avvicinò a V.
Le passò un biglietto. Solo un numero.
“Grazie”.
“Aspetto, lui dopo non viene a casa, poi ti ...