Famous 3... quella sera a teatro… - Racconti Erotici

Famous 3... quella sera a teatro…

... spiego...”

… Quando V entrò in casa si tolse quel vestito così prezioso lasciandolo cadere per terra. Non pensava ad altro ce a Veronica. Restò in lingerie e tacchi alti. Voleva sentirsi sexy anche se ora era sola e quella voglia di togliersi le scarpe nell’intimità domestica era compensata dall’eccitazione che provava.

Si scrissero in Whatsapp.

“Lui non rientra, possiamo sentirci...”

“Ciao. Ora ti spiego. Lui è mio marito ma soprattutto è da sempre il mio mentore. Fai che non ti abbia detto nulla, ma dietro quell’aria da serio uomo di cultura c’è un mondo di trasgressione e la verità è che io la condivido e voglio che sia libero. Noi siamo così da quando ci siamo conosciuti e i nostri trent’anni di differenza non sono un problema. Lui non sa niente di te, ma non sarebbe un problema… Potresti raggiungermi?”

Veronica si rivelò ben diversa da quella ragazza, giovane donna, timida che pareva essere.

“Mai fidarsi delle impressioni, ti facevo così timida...” disse V varcando la soglia dell’appartamento davvero bellissimo del Sovrintendente.

Si baciarono a lungo facendo scivolare i rispettivi vestiti per terra. Senza sosta.

“Ti sorprenderò...” “Sorprendimi, sono pronta”. V ora era una donna pronta a tutto.

Un’ora dopo si aprì la porta della stanza da letto, lentamente.

Lui aveva deciso di rientrare. La trasgressione della serata si era limitata ad una ...

... bevuta di whisky con un amico fidato, tanto per stemperare la tensione della serata. Quella sera niente bordello, il luogo preferito, nella stanza segreta dei vip, in cui tanto gli piaceva terminare le serate…

Sorrise. V era legata con tecnica shibari. Perfettamente. Veronica era diventata un’esperta nell’arte del legare. V era immobile. Altro che ruolo istituzionale. Altro che potere.

Era in balia di quella donna da un’ora. E quella donna l’aveva già ripagata di ben tre orgasmi oltre che di un’eccitazione senza pari.

La coppia si spogliò. Nudi e accanto a V, l’uno a destra, l’altro alla sinistra del suo corpo prigioniero ma per nulla spaventato iniziarono ad accarezzarla e a strizzarla in ogni modo, badando bene di non lasciare segni.

V godeva. Lui scopò la moglie con accanto V mostrando che la cultura non limitava certo i suoi attributi e che l’età non li aveva affievoliti…

Era lento, sincopato, elegante e selvaggio. Veronica gridò per l’orgasmo potente che le procurò.

Lui non era ancora arrivato. Entrò nel corpo di V che al solo sentire quel profumo di uomo maturo, quella pelle vissuta e quel membro così potente ebbe il quarto orgasmo in pochi secondi. Lui le venne copiosamente sul ventre.

La lasciarono legata per un’ora. Restandole accanto.

Quando la liberarono, Lei li ringraziò…

“Ci rivediamo...” “La accompagno io”. “Grazie, signor Sovrintendente”..