Quel porco di mio marito
Data: 12/05/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Rot43
... gemito sordo di goduria che fa comparire sul volto di mio marito, che ora vedo di fronte a me, un sorriso quasi imbarazzato. L’orgasmo mi ha decisamente provata, ma i miei torelli non hanno ancora svuotato i loro pistoloni, in particolare Giorgio che mi afferra per i fianchi sudati liberando la mia fica, grondante e ancora gocciolante di sborra. Stremata dall'abbondante orgasmo, lo lascio fare e prendere iniziativa, così mi ritrovo in piedi, con la sua lingua in bocca mentre le mani mi stritolano le chiappe. Anche le mie mani non stanno più ferme e da sole ora corrono sul suo gigantesco arnese. Credo di essere sicura di non aver mai visto e toccato nella mia vita un cazzo così grosso: le palle scarsamente pelose sono così gonfie da sembrare conformi, su di esse svetta un’asta dalla circonferenza davvero grossa che non saprei quantificare, così a vista, e mentre lo sego percepisco in prossimità della cappella una lieve inclinazione che mi ricorda la forma di un bananone. Mi sento un automa e mi faccio condurre da lui quasi rapita e senza rendermene conto mi ritrovo nuovamente la sua lingua in gola. A questo punto non voglio essere meno audace, perciò lo sego con frenesia, mentre le nostre lingue veicolano le nostre rispettive salive. Il suo cazzone è almeno due volte la mia manina mentre le sue manone stringono le mie chiappe sode e mi sento sbucciare da dietro come una grande mela, sono dilatatissime e le sue dita ora affondano nel mio ano. Dapprima con moderazione e ...
... delicatezza, poi con più vigore. Marco mi ha aperto il secondo canale in più occasioni, ma ora l’idea di essere penetrata da quel bananone non mi lascia serena e indifferente. Le nostre lingue si staccano, sono invischiata di saliva sulla fica e sulle tette, sto pensando ad una doccia calda, ma i maschietti non hanno ancora finito con me e nemmeno io mi sento pronta a concludere la serata. Giorgio mi porge dolce la sua mano, la prendo e mi accompagna per qualche metro all'interno della sala e in un istante mi ritrovo con le mani appoggiate contro la credenza e la schiena piegata in avanti. La pecorina è da sempre la mia posizione preferita quindi cerco la posizione a me più congeniale e appena la trovo sento il cazzone di Giorgio entrare dentro di me, è davvero grosso, la mia fica stretta non riesce ad accoglierlo tutto, ma lui ci sa fare, e fa entrare la sua enorme cappella per gradi, appena guadagna terreno lo sento spingerla più lontano, le mie dimensioni sono ristrette per lui infatti basta solo la cappella ad occupare la mia fighetta. Lui capisce e non mi sventra, ma mi impone dei colpi ben assestati e in un paio di minuti vengo per la quarta volta, nonostante le mie urla disumane, lui continua a fottermi senza scomporsi. Le sue mani continuano a palpare i miei piccoli seni e strizzano i capezzoli con decisione. Dal vetro della credenza intravedo riflessa l’immagine di mio marito che se ne sta a guardare soddisfatto, lo guardo e penso a quanto sia stato stronzo a farmi questo ...