1. Mi piacciono i preti 2


    Data: 12/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: oldhotguy99, Fonte: Annunci69

    Da quando era arrivato il nuovo prete, durante la messa mi sedevo all'ultimo banco. Non avevo il coraggio di andare più vicino. Mi metteva soggezione anche il fatto che era di colore.
    
    Dopo due settimane, mentre stavo per uscire alla fine della funzione mi sentii picchiare sulla spalla: era il sacrestano con un messaggio del sacerdote, che mi voleva incontrare per parlarmi; mi dava appuntamento per il pomriggio alle 18,00.
    
    Mi domandai cosa volesse da me, e non sapevo se accettare. Poi mi convinsi e andai; entrai dal portone della chiesa che era ancora aperto.
    
    "Bravo, sei puntuale" mi disse, "vedo che non ti confessi da quando sono arrivato. Chi mi ha preceduto mi ha parlato tanto di te e mi ha detto che devi essere spinto a confessarti".
    
    Arrossii senza rispondere.
    
    "Vuoi confessarti ora?"
    
    "Adesso ho un impegno, facciamo domani".
    
    "Domani non ci sono, vieni anche tardi, ma stasera; ti do il numero di cellulare così mi avverti qualche minuto prima".
    
    Non fui capace di rifiutare e promisi di farlo.
    
    Sono di parola, ma sentivo anche un certo prurito addosso.
    
    Quando chiamai erano le dieci di sera. Mi disse di andare alla porta laterale della chiesa.
    
    Mi fece entrare, mi prese per mano e mi portò al confessionale; si sedette e mi disse di mettermi davanti a lui, senza tendina, perché voleva guardarmi negli occhi mentre parlavamo.
    
    Mi chiese la solita sfilza di peccati, fino a quando arrivò al sesso. Arrossii e mi chiese cosa mi turbava.
    
    Non aprivo ...
    ... bocca e allora mi chiese se mi vergognavo a parlare anche con il suo predecessore.
    
    Diventai paonazzo e allora mi prese le mani, mi guardà fisso e mi chiese se il suo predecessore si fosse preso libertà con me.
    
    Sarei voluto scappare, e presi la scusa che sentivo freddo. Mi propose di salire nella canonica che era riscaldata. Prima che potessi trovare altre scuse mi prese per mano e mi condusse verso la scala che portava all'appartamento.
    
    Si sedette sul letto, mise un cuscino a terra e mi fece inginocchiare di nuovo.
    
    Mi disse che era dispiaciuto e si scusava per quello che mi aveva potuto fare il prete di prima, e mi disse che se volevo trovare un po' di serenità dovevo confessare tutto.
    
    Cominciai a parlare del primo incontro, e iniziò a farmi domande: se avevo provato piacere negli incontri, se il prete a mio parere aveva provato piacere, e poi, a poco a poco, le cose che avevamo fatto.
    
    Il ricordo mi suscitava piacere e lui lo capì dalla mia respirazione. Mi disse che non sapeve giudicare perché queste cose non le aveva mai fatte. Ad ogni episodio che gli raccontavo voleva che gli spiegassi i particolari, così io mi eccitavo e non credo che lui restasse indifferente.
    
    Quando finii di parlare mi disse che se avevamo provato piacere tutti e due non si sentiva di dire che fossero peccati, anzi!
    
    "Sei un bravo ragazzo", mi disse, mi prese con le mani per la nuca e mi tirò verso di se. Mi accorsi così che sotto la tonaca doveva essere nudo, perché sentivo il suo ...
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