1. Sviluppi imprevisti - barcellona (8)


    Data: 13/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    ... proboscide da paura: lunga tanto che non saprei dire quanto, più scura della sua carnagione, pallida, e con una circonferenza esagerata.
    
    La mia rosellina inizia a cedere: torno a guardare Enrico ed il mio viso si contrae per le sensazioni inaspettate che quell’enormità sta provocando al mio corpo.
    
    “Che c’è, amore? È troppo piccolo per te?”, mi stuzzica il gigantone.
    
    “Non… dire… min… chiate!”, singhiozzo, mentre il ragazzino mi lacera il buco del culo. “E’… eno… rme… eeeeeeeeee… eeeeeeeeeehhhhhhhh!!!”, urlo quando il glande passa completamente. Allora, lui, per verificare la situazione, si solleva quasi a sedere e inserisce una mano tra le mie cosce. Due dita scorrono ai lati dell’asta che mi sta penetrando e sfiorano il mio anellino sbragato.
    
    “Non… fare… così…! Lo sai… che… potrei… esplo… dere…!!!”, gemo, ma Enrico se ne infischia delle mie proteste e continua ad accarezzarmi le labbra dilatate della rosellina. Una convulsione improvvisa mi fa vibrare tutto: un brivido mi corre dalla base del collo fino alle chiappe. Una nuova spinta al bassoventre mi fa aprire ancora e il ragazzino riesce a scivolarmi dentro un altro po’.
    
    “Sì, tesoro! Prendilo tutto! Dai: puoi farcela!”, mi incoraggia Enrico. La sua mano risale lungo la mia pancia e fino al mio petto. Si ferma sui miei capezzoli e li strizza forte. L’altra mano si aggiunge alla prima e, con i palmi aperti, mi sfiora le aureole facendo un lentissimo movimento rotatorio.
    
    “Che… stro… nzo…!”, ...
    ... biascico.
    
    “Dovresti vederti: sei bellissimo, tutto preso dal godimento!”, aggiunge il gigantone. La verga del ragazzino continua la sua corsa nelle mie viscere: sembra non avere mai fine. Si arresta solo là dove il mio budello si stringe e non gli permette più di passare, ma io non sento il contatto col suo bacino, e questo vuol dire che c’è ancora un pezzo di mazza fuori. È spaventosa!
    
    Avendo capito che non può più andare oltre, il tipo torna indietro, piano, finché rimane dentro solo la cappella. Sta così qualche secondo, poi spinge di nuovo. Adesso scorre più facilmente e alla fine riesco a sentire anche il suo ventre sbattermi contro le chiappe. Esaltato dalla mia dilatazione, il ragazzino comincia a scoparmi: il suo affare mi smuove tutti gli intestini, facendomi un potente massaggio interno.
    
    “Hai visto, amore? Non era poi così difficile!”, mi fa Enrico, continuando a solleticarmi ogni centimetro della mia pelle. “Che ne dici di impalarti anche un po’ su di me, eh?”.
    
    “O… ok…”, rispondo, e, facendomi in avanti, mi libero del tubo del ragazzino. Mi sistemo il cazzo del gigantone tra le chiappe e mi sfondo lo sfintere con un colpo secco. Dopo il membro sproporzionato dello sconosciuto, quello di Enrico mi scivola in corpo come mai prima d’ora.
    
    “Sei spudoratamente spalancato!”, sbotta Enrico, valutando il traforo che sta percorrendo col suo attrezzo. Rimbalzo sul suo bacino: mi contorco per il piacere che mi procura. La mia testa si gira anche indietro, dove il ragazzino si ...
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