1. primo giorno di lavoro


    Data: 29/12/2017, Categorie: Etero Autore: Melissa94, Fonte: RaccontiMilu

    Ciao a tutti, sono una ragazza di venti anni e vivo in una grande città dell�Italia set-tentrionale. Sono una ragazza abbastanza carina, mora, capelli molto lunghi lisci, un nasino un po� all�insù�, labbra abbastanza carnose, una quarta di seno, con seni tondi e sodi con capezzoli belli grandi, impossibili da nascondere quando sono eccitata! Sono una taglia 36.Quello che vado a raccontarvi &egrave successo circa un anno fa, avevo terminato il liceo e volevo iniziare a lavorare. Tramite un amico di mio padre fui chiamata per fare la commessa in un negozio di scarpe della città. Fui molto felice della chiamata e così il lunedì successivo arrivai al negozio.Li mi accolsero l�amico di mio padre, titolare del negozio, una donna sulla quarantina che svolgeva il ruolo di amministratrice e un�altra ragazza, semplice commessa come me. Dopo le presentazioni di rito il titolare ci lascia perché gestiva più negozi e quindi doveva controllare anche gli altri. Il primo giorno va via tranquillo.Alla chiusura viene anche il nostro titolare, molto contento dell�incasso della giornata. Le altre due donne si avviano e io mi dirigo dall�altra parte, proprio in quel momento l�amico di mio padre mi ferma e mi chiede se avessi bisogno di un passaggio. Io accetto volentieri. Parlavamo del più e del meno quando mi chiede se avessi fame e se volessi andare a mangiare un boccone con lui, io accetto e mi porta in un ristorantino fuori città. Lui non era un gran che, era pelato con un po� di pancia e ...
    ... quindi non mi attirava per niente, mentre vedevo che lui mi guardava tutta, si fermava molto spesso nella mia scollatura. Io non mi sentivo a mio agio con quell�uomo che mi fissava ma comunque cercavo di fare finta di nulla. Finita la cena dice di volermi riportare a casa e io mi sento molto più sollevata, ma ovviamente non sarà così, perché percorrendo una strada isolata accosta in una stradina di campagna e spegne l�auto. Io gli chiedo che intenzioni avesse e lui mi risponde con un sorriso beffardo che io invece sapevo bene cosa doveva succedere, visto che per tutta la serata gli ho sbattuto le mie tette in faccia. Io ovviamente gli rispondo che era stato lui che per tutta la serata aveva sbirciato nelle mia scollatura, ma lui non dice nulla, anzi si sbottona i pantaloni e tira fuori un cazzo di dimensioni niente di che, io ancora più incazzata gli dico che se non si rimette tutto dentro e partiamo scendo e chiamo la polizia. Lui sempre con quel suo sorriso mi dice che posso fare tutto quello che voglio ma che lui andrà da mio padre a dirgli una cosa che nessuno sapeva...Io rimasi in silenzio, non sapevo quello che conosceva. Riprese a parlare sempre sor-ridendo compiaciuto del fatto che adesso non parlavo più come prima. Mi disse che avrebbe voluto sapere come l�avesse presa mio padre se avesse saputo che sua figlia si fosse garantita un bel voto al diploma scopando con tre membri della commissione (di questa storia ne riparleremo se vi va).Io rimasi di ghiaccio, non potevo ...
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