La prima volta di paolo parte seconda (storia vera)
Data: 16/05/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: vogliosodisborra, Fonte: Annunci69
Giá, cosa potevo rispondergli? Volevo il suo cazzo su per il culo, ma non sapevo cosa volesse fare lui. Lo lasciai allora fare quello che desiderava. Tirai giù il mio sedile e ni spogliai.
"Come vedi non sei l'unico che ha ancora voglia" e gli indicai il mio cazzo di 18 centimetri bello duro e con la cappella bagnata.
La timidezza di Paolo era scomparsa dopo l'orgasmo nella mia bocca. Si era completamente lasciato andare durante il mio lavoretto e ora, glielo leggevo negl'occhi, non aspettava altro che ricambiare il favore.
Con un movimento deciso si abbassò e me lo prese in bocca. Nonostante l'inesperienza riusciva lo stesso a provocarmi brividi di piacere. Quella lingua vergine mi esplorava tutta l'asta, scendendo fino alle palle con cui giocava avida, ma non durò molto.
"Ti prego, sverginami il culo" mi disse mentre mi baciava la cappella.
"Togliti i jeans"
Non se lo fece ripetere e poco dopo era giá a cavalcioni sopra di me. Si sistemò bene, poi me lo prese in mano e lo guidò verso il suo buchetto. Cercava di stare rilassato, tranquillo, ma gli risultava difficile e di conseguenza la penetrazione risultò difficoltosa. Gli dissi allora di sdrairsi a pancia in giù sull'altro sedile e di lasciare che ci provassi io. I suoi occhi mi ringraziarono poi si posizionò come gli avevo chiesto.
Aveva un bel culetto sodo, tondo, un vero paradiso per gli attivi. Mi insalivai un dito e iniziai a tormentargli il buchetto, per poi penetrarlo.
Paolo ebbe una scossa ...
... ma non disse niente. Lo penetrai col dito per qualche secondo, poi lo tolsi, insalivai un altro dito, e cercai di penetrarlo con due. Mi aspettavo una certa difficoltá e invece entrarono senza problemi.
"Mi stimolo sempre con due dita quando mi sego" confessò.
Lo penetrai con due dita, che alla fine divennero tre, per un paio di minuti, finchè non mi stancai e mi misi sopra di lui. La mia eccitazione non era affatto diminuita. Sputai sopra la mia cappella, la bagnai bene e infine lo penetrai.
Trovai un buchetto che non resistette tanto. Dopo un paio di tentativi, la mia cappella si insinuò nel suo ano. Paolo strinse i denti e mi disse di procedere. Cercai di andarci il piu piano possibile, fermandomi quando lo vedevo che sentiva dolore. Quando finalemente lo penetrai tutto, mi fermai e gli gli chiesi se andava tutto bene.
"Aspetta un attimo. Restami dentro però"
Attesi pazientemente che il dolore si attenuasse... Più o meno...
Con movimenti lenti inizia a fotterlo. Lui si lamentava, ma mi diceva di continuare. Sapevo che fra breve avrebbe iniziato a godere del trattamento... E infatti fu cosi.
Gradatamente aumentai il ritmo e gradatamente le sue lamentele si trasformarono in mugolii di piacere.
"Sbattimi Ale. Fammi godere"
Ma certo caro. Con molto piacere. Anche se sono per lo più passivo, non mi dispiace fottere qualche culetto. E così feci con lui. Dopo cinque minuti eravamo nel pieno della scopata. Il mio cazzo entrava e usciva dal suo culo molto ...