1. La piscina


    Data: 18/05/2021, Categorie: Etero Autore: Lucciola fra le mani

    ... occhi di dosso. - Ben arrivate, io sono Silvana, la proprietaria. Prego, venite, vi faccio strada. Indicando con un gesto della mano la direzione da seguire. - Ma è lei la persona che conosci, di cui mi parlavi ? Sussurro a Klara in un orecchio. - No. È suo marito, Claudio. La piscina che apparve dietro lo spigolo del muro avrebbe fatto schiattare d'invidia anche una star hollywoodiana. Intorno ad essa, e in acqua, circa una ventina di persone in costume. - Se volete cambiarvi dietro quella porta, sulla destra c'è un guardaroba... Disse Silvana mentre una ciocca di capelli le sfuggì dall'acconciatura e lei la spinse indietro con una mano. Un leggero odore di umidità ristagnava all'interno ma la temperatura rispetto a fuori era assai gradevole. Ci spogliammo insieme senza falsi pudori; Klara trasudava sensualità da tutti i pori: i fianchi giunonici ben si armonizzavano con il seno prosperoso. Sollevata una gamba per infilare il costume monopezzo mostrò per un attimo il lungo taglio della fica, sormontato da un sottile ciuffetto di peli castani. Provai un forte e sano desiderio di tuffarmici sopra e giocare un po' con lei! Uscendo dalla penombra, la luce abbagliante del sole di mezzogiorno mi accecò per alcuni secondi; Per poi restituirmi la veduta di una scena assolutamente surreale. Le persone che avevamo visto poco prima ai bordi della piscina e in acqua, ora erano completamente nude; alcune addirittura si stavano accoppiando con foia animalesca. Sinceramente sbalordita. - ...
    ... Klara, ma che cazzo sta succedendo! Dove mi hai portata? A un'orgia? E chi ti ha detto che sarei stata d'accordo. Perdio, chiedermelo prima, no? - E piantala Roberta di fare la santarellina risentita; se non ti va, fatti un bagno. Io mi butto. Ci vediamo dopo. Si sfilò il costume appena indossato e sculettando si avviò verso alcuni uomini. A questo punto non mi restavano molte alternative se non quella di fare buon viso a cattivo gioco. Mi tolsi il due pezzi e mi sedetti sul bordo piscina con i piedi a mollo. Il piacevole calore irradiato dalla pietra si diffuse attraverso le natiche a tutto il corpo; stavo riacquistando un po' di autocontrollo, diedi così una scorsa in giro e notai in acqua un cranio luccicante che, nuotando a rana si stava avvicinando. - Ciao bella mora. Tu devi essere l'amica di Klara? Io sono Claudio, il marito di Silvana, la signora che vi ha accolto. - Piacere. Rispondo io con sufficienza. Il suo tono falsamente amicale m'irritava. - Dai tuffati! Che ci fai lì, l'acqua è calda come il piscio. - Davvero?! Allora vediamo se posso dare il mio contributo a mantenerla tale. Allargando le cosce rilassai la tensione sulla vescica. Da quando eravamo arrivate, per la fretta, non ero riuscita ad andare in bagno. Ora finalmente tutta l'urina accumulata durante il viaggio poté concentrarsi sull'uretra che, messa sotto pressione come un idrante, sparò un arcobaleno di oro fuso proprio sulla faccia del pelato, che anziché ritirarsi o proteggersi spalancò le fauci per ...