L'oratorio
Data: 20/05/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: prassitele, Fonte: Annunci69
... lavammo a vicenda, e il mio pene iniziò a prendere forma.
Mentre il mio pene riprendeva vigore, sentii la porta che si spalancava, mi girai e vidi una figura maschile che non conoscevo, il don mi disse di non preoccuparmi era il sacrestano, e continuò a succhiare il cazzo. Il sacrestano era un uomo sui 50 anni, alto capelli bianchi e robusto. Senza dire una parola si abbassò i pantaloni e i boxer mettendo in mostra un arnese di grosse dimensioni. Si avvicinò a noi mi prese per i capelli e mi baciò. Si rivolse al don e con un cenno gli fece capire di tornare in camera. Francesco, si alzò mi prese per mano e mi riaccompagnò in stanza dove c'era anche Mario che si stava rivestendo. Mi fecero sdraiare sul letto, il sacrestano con il pene tra le mani, si avvicinò e me lo mise sulle labbra e disse "Apri la boccuccia e succhialo bene fammi godere."
Aprii la bocca ma faceva fatica ad entrare era veramente fuori misura, allora con la lingua iniziai a leccarlo e ogni tanto aprendo la bocca al massimo cercavo di inserirlo nella cavità orale, e prova e riprova ci riuscii. Avevo paura di fargli male con i denti e mi muovevo dolcemente. Ero eccitato al massimo non capivo più nulla, c'erano tre cazzi intorno a me, sei mani che mi toccavano tutto il corpo davanti e dietro. Francesco riiniziò il bocchino, mentre Mario mi leccava il culo. Dopo un po’ sentii il calore del cazzo ...
... sull'orifizio, era Mario che me lo stava infilzando, prima dolcemente poi sempre con più foga. Francesco si fermò per non farmi sborrare, e , spostatosi dietro a Mario lo spostò dicendogli che aveva voglia di godere nel mio culo. Iniziò a spingermi il suo cazzo dentro fino a sborrarmi tutto dentro. A quel punto il sacrestano, tirando fuori dalla mia bocca il suo cazzo disse "Ora che mi avete aperto la strada lo inculo io."
Ebbi un attimo di smarrimento al pensiero che quell'arnese mi penetrasse nel culo.
Dissi "No per favore quello è troppo grande mi spaccherà tutto"; Francesco mi accarezzò rassicurandomi: "non ti preoccupare ti aiutiamo noi, io e Mario"
Mi misero alla pecorina, sentii del fresco sul culo, avevano messo della vasellina, poi sentii del calore e subito dopo un dolore lancinante che mi mancava il fiato.
Cercavo di ritrarmi ma i Don mi tenevano fermo. Sentivo il suo cazzo che dolcemente spingeva facendomelo entrare sempre di più. Iniziò un lento avanti e dietro, il mio cazzo si era ammosciato, ma nonostante ciò, sborrai e mentre venivo con un colpo di reni spinsi il culo verso il sacrestano che contemporaneamente mi sborrò dentro. Lo lasciò scivolare fuori e subito Don Francesco glielo prese in bocca, mentre Don Mario mi leccò il culo pulendolo dalla sborra che fuoriusciva.
Con un dito provai a toccare il mio culo, era rimasto aperto...
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