1. Il primo lunedi’ di ottobre - parte 2 (finale)


    Data: 23/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: PerCamionista, Fonte: Annunci69

    ... il suo cazzo dalla mia bocca, mi guardò negli occhi e mettendomi un piede in faccia esclamó “Stupiscimi”. Iniziai ad odorarglielo, aveva un buon odore, non puzzava, ma si sentiva che era un odore forte, cominciai anche a muovere la lingua, prima nella pianta e poi tra le dita, partendo dall’alluce gli spompinavo le dita uno ad uno e poi me le prendevo in bocca tutte assieme cercando di farmi entrare più piede possibile. Ero in estasi e mentre lo guardavo gli carezzavo l’altro piede finché non fece a cambio. Stavo godendo mentalmente come un maiale e lui gemeva e mi incitava a continuare. Forse stanco della posizione o voglioso di sentire ancora il suo cazzo nella mia bocca scese, con un solo piede per terra.
    
    “Ora torna a sucare, ma inginocchiati li sopra così inizio a prepararti il buco del culo, ci metto un po’ di vaselina almeno non ti farò troppo male, anche se, da quel che sento, il mio collega ti ha aperto abbastanza “ io feci come voleva e lui mi preparò bene bene finché non mi fece mettere a pecora e indossato il preservativo pian piano cominciò a scoparmi. Avevo la faccia quasi schiacciata al retro della cabina e lui alternava colpi forti e decisi a colpi lenti e delicati schiaffeggiandomi il culo di tanto in tanto con decisione. Io ero in un altro mondo, stavo godendo di brutto, non potevo immaginare serata migliore e in dialetto lo spronavo a continuare, a rompermi il culo, più glielo dicevo e più lui ci dava dentro, lo sentivo insultarmi e soprattutto lo ...
    ... sentivo godere. Ero in quella posizione da almeno un quarto d’ora, mi sentivo il buco del culo infuocato e le natiche rosse, “ora girati che ti meriti un regalo”
    
    Usci’ il cazzo dal mio culo, buttò il profilattico a terra, mi sistemò in posizione supina dicendomi di rimanere sollevato sui gomiti, risalì con entrambi i piedi sul lettino e diede un paio di colpi con la mano alla sua minchia e inizió a sborrarmi addosso una quantità enorme di sperma, noncurante di dove finisse.
    
    Mi riempi’ faccia e petto, era tantissimo e mentre godeva imprecava e mi insultava io preso dall’eccitazione iniziai a segarmi e raggiunsi l’orgasmo. Eravamo sfiniti, davvero.
    
    Una volta ricomposti gli offrii una sigaretta, ne accesi una anche per me e mi disse che mi aveva notato passare mentre si preparava la cena e che non vedendomi tornare alla macchina, aveva capito che avevo fatto colpo sul suo collega.
    
    Avevamo finito di fumare, dopo esserci detti di che zone della Sicilia eravamo ed aver parlato di lui e della moglie che non lo faceva scopare da più di un mese, guardai l’orologio e vidi che s’era fatto tardi e che dovevo andare.
    
    “Paisanu, questo è il mio numero (e mi diede un numero di cellulare scritto su un pezzo di carta) dal lunedi al venerdi sera chiama quando vuoi che se ti va, mi fai compagnia mentre guido o sono in sosta e, se sono in zona mi raggiungi, sei stato davvero Super, meriti davvero “.
    
    Anche stavolta come quasi due ore prima, mi accertai che fosse tutto libero, lo ...