1. Mary: geografa del sesso! prima parte


    Data: 23/05/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: sense40

    ... mentre si prodigava in un urlo liberatorio che fortunatamente nessuno potè sentire. Dopo pochi attimi uscii da lei e venni con abbondanza sulla sua fica riempiendola del mio sperma.
    
    Mi chiese l'uccello in bocca e la accontentai e così lo ripulì ben bene.
    
    Poi fu il mio turno di pulire il suo pancino sporco del mio seme. Le leccai con dolcezza la fica mentre tiravo via anche la mia sborra. Era piacevole il mix dei due sapori. Alla fine restammo un po' a goderci il sole completamente nudi e dopo un'oretta passata a limonare ed ad accarezzarci i sessi, ci rivestimmo e tornammo giù in paese.
    
    Il mio rapporto con Mary andava benissimo e la nostra voglia di fare sesso pure.
    
    Una sera, ad esempio, l'avevo accompagnata in casa e come sempre la lasciavo nell'androne del suo palazzo. Non avevo mai fatto caso all'ascensore visto che abitava al primo piano, ma quella volta un'idea mi aveva stuzzicato alla grande.
    
    Erano circa le due di notte, quindi non si poteva dire che nel palazzo ci sarebbe stato un traffico di gente particolare, per cui le proposi di prendere l'ascensore e di salire fino all'ultimo piano.
    
    Lei inizialmente non capì ma mi assecondò e mi seguì sull'ascensore.
    
    Arrivati all'ultimo piano, spingendola delicatamente contro le pareti di quell'angusto vano, presi a baciarla sul collo con ardore e le dissi che volevo scoparla, proprio lì!
    
    Lei in un prima battuta si oppose a quella scelta strana, d'altronde in quel palazzo ci abitava, ma le mie manovre ...
    ... iniziarono a farle salire una voglia inconfessabile di trasgressione.
    
    Mi lasciò fare, così le sbottonai la camicia e misi a nudo quelle fantastiche tette che subitamente furono oggetto delle attenzioni della mia lingua.
    
    Poi scendendo le aprii la zip dei jeans e glieli abbassai, come pure il perizomino che per quella sera aveva scelto di indossare.
    
    La sua fica profumata mi si parò d'innanzi e fu subito presa d'assalto dai miei baci voluttuosi. Era un piacere lappargliela e l'idea che da un momento all'altro potesse entrare qualcuno e scoprirci ci stuzziacava e spaventava nello stesso tempo.
    
    Dopo una decina di minuti passati a ciucciarle ben bene il grilletto, quando mi convinsi che era sufficiente pronta e sopratutto ben lubrificata, mi rialzai, la feci girare e la feci appoggiare con le mani alle pareti.
    
    Lei capì subito e mi porse ben bene quel culetto a mandolino che si ritrovava, così dopo essermi abbassato i pantaloni, le schiaffai dentro il mio uccello ben duro e iniziai a pompare prendendola da dietro.
    
    Gemeva quella piccola troietta, evidentemente eccitata dalla situazione, e per sentirlo meglio, si chinava e mi porgeva sempre più quel bel culetto morbido.
    
    I miei movimenti facevano vibrare l'ascensore, e la paura che ci scoprissero si mescolava a quella che I rumori potessero svegliare qualcuno, ma non ci curammo della cosa e continuammo così visto che nessuno dei due ovviamente avesse voglia si smettere.
    
    Non c'era modo di cambiare posizione così la ...