Che troia mia nipote
Data: 23/05/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Lorenzozio
... "Lo so che ti piace! Che fa non ti piaccio io? Non ci credo". Al che si avvicinò, aprì le cosce e la sua mini gonna bianca mise in bella mostra le sue mutandine nere. Nonostante l'avessi ammirata, senza malizia, quella stessa mattina al mare, ne fui attratto e insinuai la mano destra. La sua mano sempre più decisa, la mia sempre più in fondo; i primi sospiri e poi, quando arrivai alle mutandine, un gemito guardandomi vogliosa con gli ochhi socchiusi. "Chiara, io sono tuo zio e tu la figlia di mia sorella! L'hai dimenticato?" "No. No zi. Contnua" disse tirando giù i miei slip. Mi accarezzò le palle e poi lo impugnò. "Che zio che ho! Mi piaci e mi piace il tuo coso. Ti piaccio io zi? Si, lo so che ti piaccio". Non sapevo cosa dire: le potevo dire di no? No, anche perché mi piaceva. Oltre al piacere mi piaceva guardare il mio cazzo che scivolava su e giù nella sua mano. Avrei dovuto essere io a riportare il buon senso in noi, invece persi quel po di ragione che mi era rimasta e, spostando l'orlo delle mutandine, presi a sgrillettarla. Tra gemiti e sospiri l'atmosfera si fece incandescente. Tirò giù gli slip fino alle ginocchia, lo riprese tenendolo fermo sulla mia pancia, si chinò e prese a leccarmi le palle. Che lingua! Mi alzai sui gomiti per guaradare la sua lingua sulle mie palle. Prese a mordermele con le labbra epoi me li succhiò una per volta. Porca puttana! Le ficcai il dito medio dentro; sospiro forte mentre mi succhiava, allargò ancora le cosce e le ficcai dentro pure ...
... l'indice. Mi leccò il cazzo, ancora appoggiato sulla mia pancia, per tutta la sua lunghezza; poi lo impugnò, lo scappellò completamente, due giri di lingua e lo ficcò in bocca. Mi trovai in una situazione critica per due motivi Il piacere del pompino spettacolare di una troietta, la troietta che era mia nipote, figlia di mia sorella; il mio digiuno di 2 settimane in quanto mia moglie, per paura che mia sorella potesse sentire certi rumori, non voleva assolutamente saperne di scopare. Ero veramente convinto di non resistere e di fare una brutta figura. Allora le dissi di togliersi la gonna. Si mise in piedi, giù la gonna, si liberò pure della canottiera restando con le tette al vento e, restando solo in mutandine, venne a sdraiarsi a pancia in giù su di me. Le sue tette premevano forte sul mio petto e le sue cosce giocavano col mio cazzo. "Ahaaa! Che sei bello caldo zi! Mi piace il tuo calore" disse cercando la mia bocca. Le nostre lingue si incontrarono e ci baciammo come due innamorati, prima e poi come due lussuriosi solo in ceraca di piacere. Intrufolai le mani dentro le mutandine e, palpandole le chiappe e accarezzandole il solco, tirai giù le sue mutandine. Sentivo il caldo della sua fica bagnata e il mio cazzo fra la sua peluria. Continuammo ancora a baciarci finché passai il braccio fra i nostri corpi e presi il cazzo. "Si zi, me lo vuoi mettere dentro? Si, dai che non ne posso più" disse alzandosi leggermente sulle ginocchia pe darmi spazio. Manovrai strofinandoglielo ...