I tormenti di nonna Marta (Parte Decima)
Data: 24/05/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti
... ancora il cazzo dentro. Lo pregai di stare in questa posizione per qualche minuto. Quando uscì il suo uccello si era già ammosciato, ancora una volta però era stato molto generoso nell’offrirmi il suo seme. Ero sorpresa da quanta sborra avesse in corpo. Era la terza volte che schizzava, in un tempo relativamente breve, ma nonostante ciò, ancora mi aveva inondata. Convenimmo che per entrambi forse sarebbe stato necessario darci una ripulita e, cortesemente, mi lasciò andare in bagno per prima. Il getto freddo del doccino, fu la miglior terapia per spegnere il bruciore del mio ano. Anche se era tardi, non volli mettermi in camicia da notte, mi diedi un po’ di trucco e mi vestii di nuovo elegante. Volevo restare bella per lui. Per il mio soggiorno da mia figlia avevo portato solo un vestito. Mi arrivava al ginocchio ma aveva il vantaggio di essere molto morbido e svasato nella parte inferiore, stretto in vita, con una bella scollatura nella parte superiore, un po’ stile anni ’60. Decisi comunque di non indossare le mutandine, i problemi riscontrati prima con i pantaloni stretti non mi sarebbero dovuti più succedere se, come pensavo e mi auguravo, Giacomo avesse deciso di saltarmi addosso di nuovo. Questa volta decisi di indossare anche le calze a rete autoreggenti quindi, calzate le mie scarpe tacco 10, lo raggiunsi nel salone. Notai che, da buona massaia, aveva già sparecchiato completamente il tavolo ed aveva messo a bagno in un catino con il detersivo il mio intimo: ...
... mutandine, calze e reggicalze. Si era rimesso i pantaloni ma era rimasto a torso nudo. Ciò mi fece ripensare a mio nipote Davide quando, con i rivoli di sudore che gli colavano dal petto, faceva giardinaggio nel piccolo pezzo di terra davanti a casa mia. Ora, il vedere il petto nudo di mio genero mi conturbò nuovamente. Lo conosco da vent’anni e solo in quel giorno scoppiò tra di noi questa incredibile complicità sessuale tanto da fare sesso con lui, cosa impensabile solo qualche giorno fa. Mentre si avviava in bagno per lavarsi, gli chiesi al ritorno di restare a torso nudo, mi rispose con un grugno di assenso. Ne approfittai, rimanendo sola, per controllare i messaggi sul telefono. Vidi subito dei messaggi della mia altra figlia e dei miei nipoti. Subito realizzai di non averle confermato mio arrivo a casa di Agnese. Immediatamente le mandai un messaggino per tranquillizzarla. Virginia era preoccupata di sapere se con Agnese era andato tutto bene o se l’avessi affettata come un salamino dalla rabbia. Cristina, la solita impertinente, mi aveva mandato un selfie con in primo piano il suo dito medio con la scritta: . Anche Davide volle farsi sentire, mi inviò una foto della madre e della sorella sedute sul bordo del letto con le gambe oscenamente aperte e con la scritta: . Risposi loro che sarei tornata presto e che mi sarei preoccupata di avvertirli prima. Sabina e Leonardo invece mi avevano fatta oggetto di un messaggio pieno di parole gentili. Risposi loro che mi mancavano molto. È ...