1. La cagna e il suo padrone


    Data: 25/05/2021, Categorie: Zoofilia Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... arrivare... E arrivò... Una domenica mattina, una giornata piovosa, grigia... Si sentì svegliare da un fiato affannato e ritmato sul culo... -Finalmente hai deciso di scoparmi?- disse, mentre riapriva gli occhi... -Io ancora no, ma lui si!- una voce rauca, eccitata, ed impaziente le rispose dal lato del letto. Lo sguardo perplesso ed incuriosito della ragazza lo fecero sorridere... E lei aveva riconosciuto QUEL sorriso... Aveva in mente qualcosa di perverso e lei era solo il suo burattino, il suo giocattolo... La schiava al cospetto del suo padrone... -Spogliati e posizionati come la cagna che sei!- Lei sapeva perfettamente che era meglio non fare la sfacciata, come al suo solito, perché sarebbero stati guai seri... Eseguì l'ordine. Alla sua mercé, aveva un corpo morbido, candido... Abbondava di forme e curve, era bella da toccare, buona da leccare e splendida da segnare. Era già eccitata... Grondava di umori. Non sapeva cosa il suo padrone aveva progettato per lei, ma sapeva che era perverso, oltre i limiti. E le piaceva da matti. Si sentì afferrare i polsi, glieli fermò dietro la schiena con una corda... Facendola cadere in avanti, faccia sul cuscino. -Cosa fai?- -Vedrai cosa ti faccio troia che non sei altro! Ti lego anche le caviglie, vedi? Adesso non puoi scappare. Sei mia e a mia completa disposizione!- La spiegazione si concluse con una sonora sculacciata sul culo: -Questa è perché ti sei fatta leccare senza il mio permesso!- Seconda sculacciata: -Questa è perché me ...
    ... lo hai detto dopo mesi!!- Terza sculacciata: -Questa è perché ti è piaciuto- Quarta sculacciata: -Questa è perché non mi hai fatto guardare...- -E Questo è perché non ti sei fatta montare!- seguì un rumore sordo, un colpo di frusta, e un grido di dolore misto a piacere... Le mise la mano sulla pelle segnata, arrossata e bollente... Poi la passo sul solco anale.. lo sentì umido.. E infine strofinò l'intera mano sulla fica. Era un lago... -Che troia guarda come ti piace essere trattata da puttana! Lecca la mia mano piena dei tuoi umori!- Quanto le piaceva assaggiare il suo stesso sapore... Era dolce e assuefacente... Succhiava avida quella mano come se fosse un cazzo... -Basta adesso, cagna!- si posizionò dietro di lei e iniziò ad annusarla... Il suo odore lo mandava in estasi... Aveva voglia di aprirle il culo... Ma doveva aspettare il suo turno... Lei era in uno stato di sovreccitazione... Il suo cervello non ragionava più, pensava solo che voleva essere scopata... Da chi e come poco le importava... Ma ad un solo suo tocco lei già tremava... Ad un tratto si sentì leccare... Una lingua grossa e larga... Non era il suo padrone... Era il cane... -Ma guarda che rizza cazzi che sei, il cane sta arrapatissimo... - Il cane iniziò a mettersi sopra quella ragazza letteralmente in calore... Quell'enorme bestia si aggrappava con le zampe alla sua schiena, ferendola, graffiandola... E iniziò a spingerle il cazzo dentro... Quel cazzo grosso faceva quasi fatica ad entrarle nella fica, ma il ...