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Ritorno alla trasgressione
Data: 29/05/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: timidavogliosa
... campagna in cui dava era solito organizzare delle feste a tema, coincise con lo stazionamento della bambina dall'asilo ai nonni per tutto il giorno e la notte e la partenza di mio marito. Non seppi resistere, avevo di nuovo bisogno di sentirmi viva. La mia parte trasgressiva si era risvegliata con violenza e gridava come non mai. Non sapevo se mi sarei pentita ma dovevo andare. Come concordato rimisi la maschera del profilo, mi truccai e mi infilai in un tubino nero che poco lasciava all'immaginazione. Una profonda scollatura incorniciava il mio seno libero da ogni costrizione. Autoreggenti nere e un tacco a spillo 12 mi slanciava. Mi diressi al casolare, altre macchine erano già presenti. Incerta se andare avanti o meno in quella follia, la porta si aprì prima che potessi suonare. Un uomo sulla cinquantina era dinanzi a me, anche lui parzialmente nascosto da una maschera esordì" riconoscerei quegli occhi tra mille" mi prese per mano e mi condusse all'interno. Era proprio come lo avevo immaginato: distinto, elegante dal fisico ben tenuto. Molti dei presenti erano già all'opera divisi in gruppetti più o meno numerosi. L'uomo di cui conoscevo solo il nome Enrico mi fece accomodare su uno dei divani per presentarsi poco dopo con un calice di prosecco. Cominciai a sorseggiarlo senza spiccicare parola, non ne avevo necessità; mentre lui cominciò ad accarezzarmi il profilo della gamba accavallata con la punta delle dita, per poi insinuare la sua bocca e la lingua tra i capelli e ...
... l'incavo del mio collo. Le sue labbra e la sua lingua mi provocarono mille brividi e sensazioni. "Spero ti sia attenuta alle istruzioni che ti ho dato..." sussurrò al mio orecchio "ma sono certo che le troie come te non si fanno problemi". Annuìiì semplicemente, quelle parole mi avevano incendiata in un attimo, sotto il vestito non indossavo assolutamente nulla. Quando la sua mano si insinò tra le mie gambe io ero già un lago. "molto brava.." Mi prese per la mano, abbandonai il mio bicchiere e mi condusse in una delle molteplici stanze del casolare. La stanza era immersa nell'oscurità solo pochissime candele rischiaravano gli angoli della stanza, a mala pena potevo intuire le forme del mobilio. Nella stanza non eravamo soli, potevo sentire la presenza di almeno altre 5 persone oltre noi. "Come vi avevo promesso ecco la nostra ciliegina sulla torta.." dichiarò agli altri presenti. In un attimo sentii delle mani iniziare a toccarmi un po' ovunque, avevo difficoltà a capirne il numero e la natura. Improvvisamente mi sentii tirare verso il basso e mi misi in ginocchio, fu presto chiaro cosa dovessi fare. Una mano mi afferrò per i capelli acconciati in una sorta di coda improvvisata e mi spinse verso di sè. Mi ritrovai a succhiare il primo cazzo dalle forme generose, aveva un odore forte quasi animale. Mentre mi dedicavo a quel pompino sentii che qualcuno mi liberò la parte superiore del vestito facendolo raggomitolare fino a che non toccò il pavimento lasciandomi completamente ...