L'elettricista dei desideri - parte 2
Data: 31/12/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: PattyeFranco
... tanto da voler smettere di giocare. Mio marito, si riavvicinò e mi disse: “non c’è bisogno di lacrime, mi piaci quando sei felice, quindi come dice il detto Carpe Diem, ossia ‘cogli l’attimo’ ”, mi asciugò le lacrime e mi strizzò l’occhio, a quel punto mi risentii rinvigorita, andai in camera e nel momento di rivestirmi, decisi di rimettermi l’abito del pomeriggio ma con le calze autoreggenti, ma anche questa volta con niente sotto, mi era tornata quella voglia di giocare e provocare.
Infatti fui veloce a rivestirmi, anche perché adesso cominciava a farsi sentire veramente la fame, era già passata da un bel po’ l’ora di cena. Quindi pronti e via, dritti alla pizzeria, ma questa volta con l’auto, perché a mio marito era passato per la testa, di andare a fare un giro fino a Monaco dopo aver cenato.
Entrammo in pizzeria, prima Franco e Fabio e di seguito io, subito a riceverci il ragazzo che avevo incontrato nel pomeriggio, quindi mi tolsi il soprabito e lo diedi a lui per appenderlo, lo guardai pensando a quello che era successo nel pomeriggio, lui se ne rese conto e tanto bastò a farlo arrossire.
Si decise di mangiare a base di pesce e di conseguenza bere con del buon vino bianco, il ragazzo ci sta servendo proprio come aveva previsto mio marito, ci stava dando tutte le attenzioni possibili, addirittura quando vedeva i bicchieri vuoti, subito veniva a riempirceli, tanto che Fabio non sapendo della scena pomeridiana, disse a mio marito: “cavoli che servizio questa ...
... sera, niente a che vedere con ieri sera, eppure il cameriere è sempre lui”, mio marito facendo finta di niente, gli rispose: “probabilmente il proprietario gli avrà fatto qualche osservazione, vai tu a sapere”. Continuammo a mangiare, il ragazzo non aveva che occhi per me, probabilmente vedendomi vestita come nel pomeriggio si immaginava giustamente che ero ancora senza slip, infatti quando veniva a versare da bere o a sparecchiare, i suoi occhi cadevano sempre sulle mie gambe. Durante la cena avevo anche bevuto qualche bicchiere di vino, quindi i miei freni inibitori cominciavano ad allentarsi, poi eccitata per Fabio e il pensiero della cioccolata pomeridiana, decisi così di giocarci un po’.
Decisi ad un certo punto di alzarmi per andare in bagno, ormai nel locale eravamo rimasti solo noi tre, fingendo di non sapere dov’era chiesi al ragazzo se poteva indicarmelo, lui subito servizievole come mi aspettavo, decise di accompagnarmi; entrai in bagno lasciando la porta semiaperta, e vedendo che si era posizionato in modo di poter vedere cosa facessi, mi tirai su un la gonna dell’abito fingendo di sistemarmi le calze autoreggenti, vedevo proprio bene che spiava quindi cercai di essere sempre più spudorata, mentre tiravo su le calze alzavo proprio bene la gonna piegandomi anche un po’ in avanti in modo che vedesse bene che ero ancora senza slip. Io ero girata di schiena ma dallo specchio lo vedevo benissimo, si era anche avvicinato un po’ di più per vedere meglio, quindi finsi di ...