1. La storia di Anna (Cap IV)


    Data: 02/06/2021, Categorie: Esibizionismo Autore: Pensionato, Fonte: EroticiRacconti

    Debbo dire in verità che aspettavo con impazienza i nostri incontri perché la storia di Anna mi aveva preso e sembrava un racconto erotico che la sera , quando stentavo a prendere sonno, leggevo su internet e che mi intrigavano molto più di un qualsiasi filmato pornografico. La fantasia è molto più avvincente della realtà. Arrivai al nostro incontro in anticipo ed aspettai con impazienza l'arrivo di Anna che quando giunse mi chiese da quanto tempo stessi aspettando: “ Da pochi minuti” chiosai e dopo averle riempito il bicchiere del nostro solito amarone, mi accinsi ad ascoltare il seguito della sua storia. “ Dopo il cambio di istituto, incominciò Anna, con l'addio a Francesco, che comunque si dimostrò un signore,non divulgando nulla dei nostri trascorsi, seguì un periodo opaco, almeno dal punto di vista sessuale, solo qualche sveltina con compagni ed amici di scuola occasionali, così mi diplomai con il massimo dei voti, con sommo piacere dei miei, e mi iscrissi alla facoltà di economia e commercio dell'università, volendo seguire le orme di mio padre che già possedeva un avviato studio. In quegli anni conobbi colui che poi sarebbe diventato per più di dieci anni mio marito: era il mio professore di statistica; un signore di mezza età, fra noi c'era una differenza di circa quindici anni, ancora molto piacente senza un filo di grasso e con un pene non indifferente. Dopo un breve fidanzamento ci sposammo ed andammo a vivere insieme nella sua casa paterna: aveva ancora vivi i ...
    ... genitori e non si sentiva di abbandonarli essendo figlio unico. Se nella vita quotidiana tutto scorreva normalmente, come ci si aspetta in una famiglia della media borghesia dal punta di vista sessuale cominciò presto a mostrare delle strane fantasie che risvegliarono in me dei desideri che data la mia giovane età, non avevo ancora trenta anni, non si erano mai sopiti ma, per mancanza di materia prima, non avevo potuto sperimentare. Già nel nostro breve viaggio di nozze alla seconda notte cominciò a fare ragionamenti del tipo: “ nel sesso tutto è ammesso”, “sono un dominante”; mi piace essere magister anche a letto” ecc. ecc. Infatti dopo la solita scopata in posizione missionaria, cominciò a spingermi verso il suo uccello che ripulii con gusto, fino a lì niente di nuovo, ma appena riprese vigore mi disse di voltarmi e di mettermi alla pecorina: avevo capito dove voleva andare a parare, gli disse di fare piano perché per me era la prima volta. Ciò lo lasciò molto sorpreso ed esclamò “Non c'è più religione! Possibile che nessuno abbia voluto godere si questo succoso banchetto !” Prese un tubetto di vasellina e cominciò a passarmela sul buchetto ed ad infilarci le sue dita e poi approcciò il suo glande che aveva ripreso interamente la sua forma e cominciò a spingere. Appena sentii entrare la cappella mi ritrassi ma Giovi (Giovanni era il suo nome, mi sembra di non avertelo detto) mi schiaffeggiò una chiappa ordinandomi di rilassarmi che presto avrei goduto anch'io. Il dolore era ...
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