Il barista (2)
Data: 02/06/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio, Fonte: Annunci69
“Non crederai di aver finito, vero?”. Enzo richiama il barista all’ordine. “Vedi di fartelo tornare subito duro, ché qua c’è il mio fratellino che ha tanta voglia di cazzo!”.
“Io… io…”, cerca di giustificarsi quello.
“Io, io che? Ah, vieni qua!”, e il biondino va a prenderlo e lo tira per un braccio. “Inginocchiati, così! Lecca e succhia!”. Lo fa mettere davanti al mio culo impiastricciato in modo che, ripulendomelo, gli odori delle mie secrezioni e dello sperma gli facciano riaccendere l’eccitazione. Nella cucina si sente riecheggiare il suono della sua lingua che mi ripassa la rosellina, nonché lo schiocco delle sue labbra che baciano e ciucciano il mio buchino. Il mio orgasmo anale riprende e dal mio bassoventre parte una spinta. Gli spruzzo in faccia il prodotto dei suoi lombi e questo lo fa incazzare di brutto: comincia a grufolare tra le mie chiappe e a mangiarmi il culo.
“Sì, funziona!”, esclama di soddisfazione Enzo, notando che il cazzo del barista riprende vigore. “Dai, fratellino, preparati, ché tra poco ti sfonda!”, dice a Seby, e quello si rimette a quattro zampe in attesa della monta. Il fratellone strattona lo stallone per un braccio e lo fa alzare, portandolo fino all’altezza del culo di Seby. Vedendo un altro paio di belle chiappe, il barista va in visibilio e punta la nerchia al buco. Spinge e quella viene letteralmente inghiottita nelle viscere del piccoletto.
Agguanta i fianchi della troietta e comincia a cavalcarla come un forsennato.
“Oh ...
... sì! Così, così! Quanto l’ho desiderato! MMMMMMMMMM!!! Aprimi tutto, dai!”, lo incoraggia Seby, ma il tipo non sembra ascoltarlo. È ormai perso in chissà quale mondo e dominato dalla libido.
Mentre il corpicino del mio amico è sballottato dai colpi di bacino dello stallone, Enzo chiede al fratellino: “Ti scopa bene, tesoro, eh?”.
“Oh, sì! Sìììììììììììì!!!”, strilla, la puttanella, che inizia a muoversi andando col culo incontro al ventre del barista per prendersi più cazzo possibile.
“Pino!”. Enzo chiama il mio amico. “Mettiti sotto Seby a sessantanove e leccalo!”. Il biondino esegue l’ordine e sguscia sul tavolo sotto il corpicino martoriato del fratellino. La sua lingua inizia a percuotere la mucosa della troietta che, stimolata oltremisura, si contorce e lancia degli urletti acuti. Enzo gira intorno al tavolo, ci appoggia sopra i gomiti e prende la faccia di Seby tra le mani. “Godi, tesoro mio! Godi, dai!”.
Gli occhi della puttanella si spalancano e tutto il suo corpicino si irrigidisce, per poi essere sconquassato da convulsioni devastanti, tanto che salta sul piano e le ossa delle sue ginocchia risuonano contro l’alluminio per i potenti colpi che gli dà.
“Sì… go… do… go… do… go… do…”, singhiozza Seby. Poi, le mani di Enzo si spostano sulle sue tettine, ed è il colpo di grazia per la povera troietta. La tenaglie, formate dai pollici e dagli indici del fratellone, dentro le quali vengono strizzati i suoi capezzoli sono la goccia che fanno traboccare il vaso. ...