1. Mi basta scoparti la mente


    Data: 02/06/2021, Categorie: Etero Autore: iprimipassi

    ... voce più flebile rispetto a quello spavaldo utilizzato fino a poco prima.Emanuele parve non ascoltarla. �Lo senti il mio cazzo premuto contro il tuo bel culetto, vero?�.Rossella non rispose, ma il ragazzo poté percepire, sotto le sue mani, il respiro di lei accelerare sensibilmente. Lei portò le sue mani sopra quelle del suo ex compagno di classe, ma non riuscì a tenergliele bloccate quando lui iniziò a muoverle lentamente, l�una risalendo a cercare i seni, l�altra scivolando verso il bordo dei jeans.�Sono eccitato. Da te. E sono certo che tu lo sia ancora di più�.�Non è vero�, disse lei, con un filo di voce.Emanuele, arrivato a sfiorare con le dita il tessuto dei jeans, penetrò appena al di sotto di essi avvertendo, al contatto coi polpastrelli, il pizzo delle mutandine indossate dalla ragazza. Sovrastandola nettamente, poté anche gustarsi la vista delle guance rosso fuoco e della bocca semi-aperta di Rossella, intenta a fissare un punto indefinito davanti a sé. Abbassò anche lui il tono di voce, e riprese a parlare.�Quindi, se ora io raggiungessi la tua figa, se le mie dita forzassero le tue cosce, non ti troverei bagnata al pensiero che io ti scopi qui, ora, senza alcun preliminare né rispetto?�.�No� non voglio��, rispose Rossella, affannata, mentre le mani di Emanuele si muovevano, con una lentezza esasperante, verso le zone più sensibili del suo corpo.�Vuoi forse negare di avere la figa in fiamme, i capezzoli duri come chiodi, una voglia matta di sentirmi dentro di te, ...
    ... stantuffarti a fondo, lasciarti dilatata e piena del mio sperma?�, continuò il ragazzo, con voce decisa e tanto bassa da risultare poco più che un sussurro.�Non� non� non voglio��, ripeteva quasi come un mantra Rossella, senza neppure tentare di sottrarsi a quella presa.Ci vollero solo pochi secondi prima che Emanuele arrivasse a sfiorare i peli pubici e i grossi seni della ragazza, ormai completamente abbandonata tra le sue braccia e col sedere premuto contro un pene che avvertiva lungo e grosso, al massimo dell�erezione.�Forse hai ragione�, sussurrò Emanuele, �Tu non vuoi tradire l�uomo dei tuoi sogni, facendoti scopare selvaggiamente in un parcheggio dal primo stronzo che ti mette le mani addosso�.Il respiro di Rossella accelerò ancora di più, mentre ogni tentativo di replica le moriva nella gola.Emanuele continuò a ruota libera: �Non vuoi che ti abbassi i jeans e le mutandine fradicie, che estragga il mio cazzo dai pantaloni, che ti faccia chinare e ti riempia tanto forte da farti male. No, tu sei una santarellina. Non berresti mai il mio sperma imboccando la mia asta, ancora lucida dei tuoi umori. Non ti faresti umiliare in questo modo�.Il respiro di Rossella si faceva sempre più corto e pesante, mentre il ragazzo continuava imperterrito nella sua azione. �Va bene allora, ti accontento. Non scoperò il tuo corpo fremente e voglioso, mi basta scopare la tua mente, a fondo� penetrarti dentro più di quanto chiunque altro potrà mai fare. Ricorderai sempre questo momento, e ...