-
Thiago
Data: 31/12/2017, Categorie: Etero Autore: Bastino9
Se dovessi raccontare per filo e per segno come nasce questa storia ci perderemmo nella notte dei tempi e tutto diventerebbe palloso, quindi, vi racconterò l’antefatto per le vie brevi. Mancava qualche anno perché entrassi nei trenta e mi capitò l’occasione di andare in Brasile con un doppio scopo: andare a trovare SERGIO, mio nipote e fare una lunga vacanza. La storia di mio nipote la liquidai subito. Sergio non sarebbe tornato più indietro avendo messo solide radici nella città brasiliana più conosciuta per antonomasia: Rio. Aveva conosciuto una bella donna carioca diventata poi sua moglie ed avevano avuto anche tre figli, quindi, salutai tutti e mi trasferii a Salvador de Bahia. Là rimasi più due mesi e in verità vi dico che se fossi stato libero dai precedenti impegni assunti in Italia ci sarei rimasto per tutta la vita; Salvador mi aveva completamente stregato: la città mi piaceva, tutto mi riportava a quella dove ero nato, dove avevo vissuto l’infanzia, l’adolescenza e la prima gioventù. Va senza dire che nel periodo vacanziero non ero rimasto solo a guardare il mare e ballare il samba, avevo stretto, con la padrona della pensione, una “liasion culturelle” (sic!!) che si era trasformata ben presto in una relazione di “amoureux sens” . Come si sa le cose belle finiscono presto ed io, perciò, lasciai Bahia, salutai simbolicamente Jorge Amado e tornai in Italia portandomi dentro “ “a saudade brasileira”. Gli sono passati ,il bimbo e le due bimbe sono cresciute, gli ...
... entusiasmi si sono acquietati e io ho assorbito la perdita di mia moglie; ora stavo preparandomi ad affrontare serenamente la fase calante della mia maturità. A volte, però, il passato ritorna o sotto forma di quieti ricordi o come un vero “sturm und drang”. Il mio fu un vero e proprio “sturm un drang” che adesso vivo con tranquillità e direi con piacere. In una tarda mattinata trovai nella cassetta della posta un avviso per mancato ritiro di una raccomandata , quando l’ ebbi tra le mani vidi che proveniva, tramite il Ministero degli Esteri, dal Consolato di Salvador de Bahia, e la cosa mi parve strana e lontana come ormai era lontana quella Città. In breve mi veniva comunicato che era sta avanzata da un certo signor Tiago…l’istanza di riconoscimento di paternità; rimasi come una statua di sale tanto che le ragazze rimasero preoccupate per la mia schizzofrenica atarassia e mi portarono al Pronto Soccorso. Ci fu tale subbuglio tra parenti, amici, conoscenti e chi più ne ha più ne metta che ci vollero alcuni giorni per far calare il polverone e far crescere la curiosità; le mie figlie erano in uno stato di agitazione in quanto l’occasione proponevano loro una ludica trasferta in Brasile. Sbarcammo a Salvador in piena estate con un caldo tropicale torrido, a riceverci c’era un funzionario del Consolato e un legale del posto, dopo aver fatto un primo punto della situazione si decise di avere un incontro con questo Tiago. Io ero titubante per ovvie ragione, le mie figlie invece erano ...