La stagione delle ciliege
Data: 01/01/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Zindo
... anticipo, senza più spontaneità.
Suvvia, lasciatemelo dire quello che realmente penso: quella di oggi si è fatta scopare con la freddezza di una puttana, di una che sa bene come muoversi per far piacere all'uomo e per provare godimento lei stessa. La Giada di un tempo sprigionava stupore per ogni sensazione che provava ed era affascinante con quei suoi modi di fare, confusa tra l'essere un poco pudica e la curiosità di scoprire sempre più nuove sensazioni.
Come faccio a sapere come era anche allora nei rapporti intimi?
Credo si sia già capito: anche allora eravamo finiti a letto tutti e tre insieme, non una volta accidentalmente, ma normalmente, per quasi tutto il periodo della nostra coabitazione.
Era accaduto gradualmente ma abbastanza rapidamente, quasi come se fosse inevitabile che accadesse per l'essere così affiatati tra noi e fosse naturale per quel particolare modo di essere di ciascuno di noi tre. Un modo che probabilmente ignoravamo prima che emergesse ma che è venuto fuori naturalmente quando ci siamo trovati insieme.
Erano davvero innamorati Enrico e Giada e per me inizialmente era meraviglioso ed atroce assistere ai loro sguardi, al loro cercarsi, abbracciarsi, baciarsi. Meraviglioso perché oggettivamente era bello vederli così innamorati. Atroce perché intimamente un poco, poco, poco Giada piaceva anche a me,...anzi no, mi piaceva tantissimo, se Enrico non fosse stato mio amico avrei fatto di tutto per sottrargli quella ragazza.
Per contro ...
... dentro di me, come un tarlo che lavora il legno, c'era quell'informazione che mi aveva data Aldo sul conto di Enrico e, lo ammetto, a volte desideravo essere io ad avere tra le braccia Giada e baciarla, toccarla, come faceva Enrico, ma altre volte avrei anche voluto essere io al posto di Giada per sentir sul mio corpo le carezze di Enrico, sulle mie labbra un suo bacio.
Loro due non si facevano problemi a scambiarsi effusioni in mia presenza. Neanche quelle molto spinte, come il palpare tra le cosce di Giada o sull'inguine di Enrico. Al contrario, mi guardavano anche loro e mi sorridevano maliziosamente.
Era dicembre quando ci fu un guasto alla caldaia e per far fronte al freddo particolarmente intenso di quella sera, decidemmo di metterci stretti, stretti, coprendoci con dei plaid. Giada era al centro del divanetto, io ed Enrico ci stringevamo a lei dai due lati. Era un abbracciarci in amicizia e per il freddo, ma loro erano innamorati, io avevo le mie attrazioni per Giada e le mie tentazioni per Enrico e fu così che stringendoci entrambi a Giada le mie mani finirono per sfiorare accidentalmente anche quelle di Enrico che correvano sul corpo di lei. Provai una piacevole sensazione ed un lieve imbarazzo. Un attimo dopo la sensazione piacevole esplose all'ennesima potenza, l'imbarazzo sparì di colpo, perché Enrico accarezzò prima e strinse subito dopo la mano che gli avevo sfiorato. Poco dopo eravamo già quasi abbracciati tra noi due stringendo Giada in mezzo a noi. Li ...