1. La stagione delle ciliege


    Data: 01/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Zindo

    ... informai che non ero insensibile a quei contatti ricordando loro il mio essere fatto di carne e non di legno e risero chiedendomi se volevo partecipare ad un bacio a tre bocche.
    
    Fu quella la nostra partenza che ci condusse, con la scusa di restare stretti contro il freddo, a coricarci insieme, su due reti ravvicinate. Quella notte dormimmo poco, e con mia sorpresa venni accolto da Giada con il benestare di Enrico che anziché risentirsi mi incoraggiò nei momenti di esitazione, come se il fare sesso a tre fosse la cosa più ovvia e naturale del mondo. Naturalmente tutte le attenzioni di noi maschi furono per Giada anche se inevitabilmente ci furono anche contatti accidentali ed epidermici anche tra me ed Enrico. Per me quei contatti erano iniezioni di nuove emozioni, cariche erotiche, fonti di piacere, però tenni per me queste sensazioni o feci in modo che pensassero fossero dovute solo alle attenzioni che Giada mi dedicava e a quelle che accettava con evidente gradimento da me. Una notte di "limonamento" generale, ma senza arrivare ad una vera scopata. Giada ci masturbò entrambi, contemporaneamente usando una mano per ciascuno di noi e noi due la portammo a raggiungere anche lei una specie di orgasmo palpeggiando a mani alterne tra le labbra della sua figa o sbaciucchiandole i seni, contemporaneamente, uno ciascuno.
    
    Il giorno dopo l'impianto di riscaldamento fu riparato ma noi anziché riallontanare le due reti avvicinammo anche la terza componendo un unico immenso ...
    ... letto utilizzato come nostro giaciglio e nostra alcova per tutto il periodo che siamo rimasti insieme, circa tre anni.
    
    Il fatto che Giada inizialmente fosse la ragazza di Enrico non influì minimamente sulla nostra relazione di trio, presto fu la “nostra” ragazza, non per accordi raggiunti, ma per naturale evoluzione del rapporto stesso. Il sesso che comunque praticavamo abitualmente, non era la nostra ossessione ma il naturale compimento a molte delle nostre giornate fatte di studio per Giada e per Enrico e di lavoro per me. Già, di lavoro per me, datosi che prima della fine del mio stage avevo trovato un modesto impiego, il mio primo lavoro remunerato. Inoltre c'erano le attività casalinghe alle quali ci dedicavamo tutti, a volte insieme, altre volte dividendoci i compiti, dalle pulizie di casa, al fare la spesa, al pagare le bollette. Insomma un tranquillo ménage para familiare.
    
    Circa un anno dopo la galeotta “fredda notte” che ci aveva uniti, mentre coccolavamo Giada , io sfregando il mio pene tra le sue natiche ed Enrico penetrandola in figa, Enrico avanzò con la sua faccia oltre la spalla di Giada, con una mano tirò il mio collo verso di lui e cercò un mio bacio. Non era la prima volta, spesso ci eravamo baciati a tre bocche, quello fu il primo bacio esclusivamente mio e suo, nonostante Giada fosse tra di noi. Fu quella una ulteriore svolta al nostro percorso, se volete una ulteriore evoluzione della nostra relazione.
    
    Catalizzante fu Giada che accortasi del nostro ...
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