La terapia indiana
Data: 05/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: scrittorepercaso
Dopo l'ennesima litigata con Stefano avevo deciso di andare via dalla sua casa al mare, dove stavamo trascorrendo un weekend di luglio, e tornarmene a casa. Avevo buttato dentro la borsa tutti i miei i vestiti a casaccio e tutti i completini sexy che avrei indossato solo e solamente per lui, ed entrata in auto sono scappata a tutta velocità nel cuore della notte verso la città. Guidavo con le lacrime agli occhi, delusa da un amore troppo instabile per il mio cuore , che aveva vissuto con grande trasporto fisico e passionale ma che alla fine si era rivelato difficile. Ma forse non avrei mai mollato definitivamente Stefano , avevo solo bisogno di tranquillizzare me stessa. Un cicalino insistente e la luce arancio accesa mi segnalava che dovevo assolutamente fermarmi a fare rifornimento. Mi fermai alla prima stazione di servizio e ancora con le lacrime agli occhi mi misi davanti al terminale della stazione di rifornimento per inserire i contanti e fare benzina self service. La banconota da 20 euro faceva avanti e indietro , senza che la macchina la ritenesse valida . "Vaffanculo!! Vaffanculo !!" gridai nel cuore della notte in quella buia stazione di servizio. "Anche sta cazzo di macchina ce l'ha con me" dicevo sferrando pugni contro il terminale mentre piangevo a dirotto. "Signorina, non c'è bisogno di piangere per una banconota che non entra" disse una voce dall'accento straniero alle mie spalle. Io spaventata alzaii immediatamente lo sguardo e vidi che era l'inserviente ...
... notturno della stazione di servizio. Aveva un viso gentile , cordiale , un bel sorriso. In quel momento riconobbi in lui una persona da abbracciare per tirarmi su dallo sconforto. L'uomo capì il mio momento di disperazione e dopo avermi rincuorata mi offrì una bevanda fresca e riuscì a farmi fare rifornimento. Io mi confidai con Amrit , gli parlai di Stefano e dei nostri problemi. Lui parlava molto tranquillamente, il calore della sua voce mi faceva stare bene e aveva una concezione della vita basata sulla filosofia che unisci cuore corpo e mente in unico armonioso abbraccio. "Io la notte lavoro in benzina , ma a casa faccio anche pratica di massaggi e lavoro spirituale.In India era il mio mestiere , ma in Italia pochi credono nelle mie tecniche e quindi sono costretto a lavorare in benzina. Questo è il mio indirizzo , vienimi a trovare . Ti sentirai subito meglio". Qualche giorno dopo , dopo aver continuato a star male per le continue telefonate e messaggi litigiosi con Stefano , mi decisi a prendere un appuntamento da Amrit. Arrivata a casa sua lui mi accolse con un sorriso e mi abbraccio forte. Mi condusse in una camera in fondo ad un corridoio. Nella camera c'era un lettino da massaggi , c'era una musica meravigliosa in diffusione e nell'aria profumi e odori di spezie. Amrit indossava una veste bianca molto ampia, completamente diversa dalla tuta blu da benzinaio, e emanava un odore buonissimo. "Liberati di tutti i tuoi abiti e stenditi sul lettino" mi disse Io un pò titubante ...