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Posto di blocco parte 2
Data: 07/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: archer81, Fonte: Annunci69
La mattina seguente mi sveglia con un forte indolenzimento del culo a causa della selvaggia scopata che i due poliziotti mi avevano costretto e sopportare la sera precedente. Ripercorrendo gli eccitanti eventi che mi avevano coinvolto, trovai il mio pisello duro come il marmo e non potei evitare di segarmi con un vigore mai provato prima fino a sborrare talmente forte da riempirmi tutto il torace di sperma e a colpire il mio viso con alcuni schizzi. Dopo essermi docciato e vestito di tutto punto, ero pronto ad affrontare una nuova giornata in ufficio come perfetto impiegato di una compagnia assicurativa. La giornata trascorse tranquilla finché non risposi a una telefonata di un cliente che era stato coinvolto in un sinistro e che chiedeva di essere ricevuto per valutare la sua situazione. Poiché la giornata prevedeva una serie infinita di appuntamenti invitai il cliente a presentarsi verso le 19:00 in ufficio dicendogli che mi sarei fermato oltre la chiusura per esaminare il suo caso e dargli una mano facendo pesare il favore che gli stavo facendo. Il cliente continuò a ringraziarmi per qualche minuto prima di chiudere la telefonata. Verso le 18:30 i miei colleghi lasciarono tutti le proprie postazioni per andare a casa e io ne approfittai per rilassarmi un po’ prima dell’arrivo del cliente che puntuale come un orologio svizzero all’ora convenuta suonò alla porta dell’ufficio. Aprii la porta e attraverso il citofono lo invitai a salire al quinto piano e ...
... ad entrare direttamente nel mio ufficio che era il secondo sulla destra una volta entrato nella reception. Dopo qualche minuto sentii bussare ed invitai il cliente ad entrare e ad accomodarsi. Mi ritrovai di fronte un uomo alto e fisicato con dei jeans che gli fasciavano le gambe e non nascondevano il pacco che era in bella mostra e gonfio mentre il torace era coperto da una magliettina a maniche corte aderente. Due occhiali da sole a specchio incorniciavano i suoi occhi. Mi salutò e subito si bloccò quasi imbarazzato. Ci volle poco tempo perché potessi capire che si trattava del poliziotto moro della sera precedente. Come se nulla fosse, anche se l’imbarazzo era forte, lo feci accomodare ed invitai Rocco, così si chiamava, a spiegarmi quanto accaduto. Lui mi espose i fatti in base ai quali capii che aveva combinato un bel casino durante una manovra in un parcheggio ma subito gli spiegai che quanto accaduto non rientrava nei rischi coperti dalla sua polizza. Rocco sembrava un cucciolo indifeso ma soprattutto era preoccupato per il fatto che non disponeva dei soldi necessari per rimediare al disastro combinato. Capii a quel punto che avrei potuto giocarmi le mie carte e magari vendicarmi del sopruso della sera precedente. Cominciai a dire che una soluzione c’era ma che era un po’ pericolosa per me e che poteva compromettere la mia carriera ed il mio lavoro. Rocco capì immediatamente a che gioco stavo giocando e mi disse che avevo già potuto sperimentare ...