1. Posto di blocco parte 2


    Data: 07/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: archer81, Fonte: Annunci69

    ... quanto poteva ricambiare il mio favore e cominciò a toccarsi il pacco che si stava gonfiando nuovamente all’idea di potermi scopare nuovamente.
    
    Bloccai sul nascere ogni sua idea di scoparmi di nuovo il culo. Avrei gradito farmi dare di nuovo una bella ripassata ma ancora mi faceva male per la sera precedente e soprattutto volevo vendicarmi per l’umiliazione subita.
    
    Gli spiegai che in questo caso i ruoli si sarebbero dovuti invertire. Il sorriso sul suo volto sparì immediatamente e cominciò ad accampare scuse sul fatto che certe cose a lui non piacevano, che era un uomo sposato e padre di due figli.
    
    Rimasi fermo sulla mia posizione e per dimostrarglielo mi alzai dalla scrivania, mi appoggiai al tavolo davanti a lui abbassandomi pantaloni e boxer e mostrandogli il mio cazzo mezzo duro dicendogli che era lì ad aspettare lui o che altrimenti avrebbe potuto alzarsi ed andarsene.
    
    Trascorsero attimi interminabili alla fine dei quali cedette al mio ricatto e si infilò in bocca il mio cazzo. Era molto impacciato e non mi provocava nessun piacere fisico…ma l’immagine di vedere quel poliziotto in ginocchio davanti a me mi aveva fatto eccitare come un pazzo tanto da sborrare in poco tempo dentro alla sua bocca.
    
    Lo colsi all’improvviso e nonostante questo riuscì a ...
    ... sputare tutto a terra. Dopodiché si alzò sovrastandomi con la sua imponenza, mi afferrò per la cravatta scaraventadomi sopra la scrivania e urlandomi contro i peggiori insulti:
    
    “Bastardo che non sei altro, cosa cazzo pensi di fare? Questa me la paghi!” mi ringhiò a pochi centimentri dal viso.
    
    Senza accorgemene mi ritrovai a pancia in giù sulla scrivania con i pantaloni alle caviglie ed il suo cazzo che puntava il mio culo.
    
    Da aguzzino mi ero trasformato senza volerlo in torturato: cominciò a scoparmi con forza e con cattiveria senza il minimo riguardo per me ed il mio culo colpendomi ripetutamente le chiappe con sonore sculacciate.
    
    La cosa più impressionante era che godevo come un pazzo sotto i colpi di Rocco che sembrava indemoniato e che mi stava letteralmente sventrando.
    
    Continuò a scoparmi per diversi minuti finchè mi riempì nuovamente con il suo caldo seme.
    
    Appena conclusa la scopata si rialzò, si infilò il suo cazzo nei pantaloni e uscì dal mio ufficio dandomi appuntamento per il giorno successivo alla stessa ora per firmare le carte necessarie per porre rimedio al suo problema assicurativo.
    
    Rimasi immobile con il culo all’aria, appoggiato alla mia scrivania con un rivolo di sborra che colava sulle mie gambe ancora stordito per quanto successo.
    
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