1. Le mie storie (92)


    Data: 07/06/2021, Categorie: Masturbazione Maturo Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster

    ... al loro posto, ma alla fine anche io, nella mia ingenuità, mi accorgo che lo spacco del vestito, mostra la autoreggenti che porto sotto. Lorenzo mi fa inevitabilmente da cavaliere, io lo ringrazio ma allo stesso tempo ne ho paura, perché so che anche un po' d'alcol mi libera da pensieri e problemi, lasciandomi senza difese anche in situazioni dove dovrei alzare un bel muro. Durante i latinoamericani, sento la sua mano toccarmi i fianchi e scendere quel tanto per non essere "fuori zona" ma che mi fa capire che si sta provando. Io faccio finta di niente, ogni tanto vado al tavolo a prendere qualcosa, piuttosto che a parlare con qualcuno/a. Lo confesso però, le sue attenzioni non mi sono indifferenti, io faccio la stupida, lui mi porta in un posto un po' in disparte e prova a baciarmi, ma io gli concedo soltanto la guancia, ricordandogli che sono "occupata". Contemporaneamente sento la sua mano scivolare in mezzo all'apertura del vestito; per due secondi, che mi sembrano un'eternità, lo lascio fare, il tempo di provare un brivido che mi sale fino alla micia… Poi delicatamente scuoto il capo e gliela tolgo. Intanto la mia amica con il fidanzato, va via, un po' perché il giorno dopo mi dice avere un appuntamento, un poco perché vuole lasciarmi nelle mani di Lorenzo. Mentre la saluto nell'orecchio le do della stronza, perché ha capito che "lui" mi piace, anche se non dovrebbe. Verso l'una ce ne andiamo, in macchina parliamo un po' degli altri, insomma facciamo un po' di inciuci; ...
    ... poi con la scusa di cambiare marcia (scusa vecchia utilizzata da tutti i maschietti sin dall'invenzione dell'automobile), la sua mano finisce nuovamente sul mio ginocchio. Io faccio finta di niente e continuo a chiacchierare; lui resta fermo un po' e poi comincia a salire. A quel punto lo fermo, spostandogli la mano. Lui mi guarda e sorridendo, mi confessa candidamente che da quando eravamo alla festa e mi ha toccata in mezzo alle gambe accorgendosi che portavo le autoreggenti, gli si è svegliato l'uccello. Lo guardo alle parti basse e mi rendo conto che effettivamente ha ragione. Continuiamo ad andare come se nulla fosse, ma, non so perché, i miei occhi continuano a cadere sempre allo stesso posto. Lorenzo se ne accorge, mi scopre, e mentre guida mi chiede se voglio vederlo. Io prima gli dico di no, poi gli domando se davvero me lo avrebbe mostrato. Dopo qualche centinaio di metri, ci fermiamo nel traffico notturno davanti a un semaforo; io sto guardando alla mia destra, fuori dal finestrino, lui mi chiede il numero civico della mia strada; mi giro e lo trovo con l'uccello in bella mostra. "Non bisogna mai vergognarsi delle cose di cui si va fiero" mi dice ridendo, ed effettivamente ha un membro proprio notevole. Non è tanto lungo, ma è dannatamente grosso. Io sorrido compiaciuta, queste cose mi conquistano (anche se lui non lo sa). Arriviamo davanti al mio cancello, mi tolgo la cintura, mi sporgo per dargli un bacio sulla guancia e contemporaneamente decido di prendere la ...
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