Finalmente l'incontro con michele
Data: 08/06/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: alfredCA, Fonte: Annunci69
... entrambi, io da lontano li seguii e vidi che avevano girato verso un boschetto poco lontano. Aveva trovato, così deluso feci rientro a casa, anzi andai direttamente a lavoro. Ormai avevo capito che sicuramente non ero il suo tipo. Passarono i giorni e cercavo di dimenticarmi di Michele, ero deluso e desideravo ricordarlo come il mio fruttivendolo di fiducia. Una domenica mattina, era nel suo giardino e anche io mi trovavo li a sistemare, si avvicinò e salutandomi “salve Sig. Mario come và? Che fa di bello? Io sto cercando di sistemare i rami di queste rose ma non riesco a venirne a capo” (mi chiamava sempre Sig. Mario pur dandomi del tu). Sapevo che la sorella era andata a lavoro e la madre come tutte le domeniche era in camposanto. “Se vuoi Michele ti do una mano, in due dovremmo farcela, che dici?” “Si si grazie Sig. Mario in due dovremmo riuscirci, fai il giro e entra nel frattempo lego il cane” “Ok arrivo” Il cuore mi batteva nuovamente tantissimo e avevo la possibilità di stare con lui, nel suo giardino gomito a gomito. In pochissimo tempo riuscimmo a sistemare così mi invitò ad entrare a casa sua. “Sig. Mario, accomodati dove vuoi, vado un attimo in camera a cambiarmi e poi preparo subito il caffè, sono solo in casa e devo fare tutto io””ok tranquillo fai pure, sono qui” Uscì dalla camera con indosso un paio di calzoncini rossi, corti e molto aderenti. Mentre faceva il caffè, si toccava la patta, era un bel pacco e a vederlo doveva essere anche ben fornito. Mi diede il ...
... caffè e si sedette vicino a me strisciando con una gamba sulla mia. Ero eccitatissimo ma non volevo che lui si accorgesse. Continuando a parlare mi disse: “Sig. Mario, alcune mattine fa’ lo ho intravvisto al piazzale del mercato, ma non mi sono fermato, tanto ho detto che in un modo o nell’atro l’avrei incontrato a casa e quindi ho concluso con quell’anziano che era poco più avanti di te, molto bravo, ci sapeva fare. Io cerco i più grandi perché mi soddisfano di più” Io ne avevo 45 e Michele 35, la differenza era di soli 10 anni. Iniziò col darmi una carezza sulla nuca e prendendomi la mano la posò sopra il suo arnese. Cavolo non credevo ai miei occhi, il mio grande desiderio si stava avverando. Iniziai a toccare lentamente, cercando di infilare una mano dentro l’elastico. Lui prendendomi la testa mi diede un bacio in bocca cercando la lingua, queste si incrociarono e rimanemmo diversi minuti incollati mentre la mia mano frugava riuscendo dalle cosce ad entrare dentro per toccare le sue palle. Si alzò, si tolse i calzoncini e le mutande e davanti a me svettava un cazzo in erezione, era fantastico, sarà stato 18 cm e un po’ grosso, come piace a me. Era bellissimo e finalmente lo avevo tutto per me.
Iniziai a succhiarlo, a leccare l’asta, ad accarezzarlo, leccavo ovunque e ci stavo mettendo un impegno incredibile per succhiarlo, infilandoli anche la lingua dentro lo spacchetto per poi succhiarlo nuovamente. Lui aveva iniziato a sfiorarmi il buchetto, dicendomi “Sig. Mario io ...