1. Finalmente l'incontro con michele


    Data: 08/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: alfredCA, Fonte: Annunci69

    ... la sera con la scusa di ordinarli delle verdure chiedendoli se poteva farmi il favore di portarle a casa, sarei poi andato io a ritirarle, gli diedi dei soldi ma non li volle dicendo che avremmo sistemato tutto all’indomani con la merce. Il giorno dopo vedendo il suo furgoncino fermo nel piazzale di casa sua, andai per ritirare le verdure e lo incrociai mentre usciva di casa, mi disse anche di non preoccuparmi che aveva dato le consegne alla madre. Usci la madre, mi diede le verdure, pagai e mi fermai un po’ a parlare. Trovai così il modo per chiederle a che ora normalmente andava a rifornirsi e la risposta fu: “poverino è molto sacrificato e va sempre alle 4 del mattino ogni due giorni”, terminai la discussione e feci rientro a casa. Ora sapevo a che ora andava a rifornirsi, si trattava di conoscere quali erano i giorni ma notando che il lunedi, il mercoledi e il venerdì, quando uscivo al mattino il furgone non c’era dedussi anche i giorni. Ne parlai con mio figlio, col quale ormai mi confidavo, dicendoli che stavo inseguendo Michele perché mi piaceva moltissimo ma non riuscivo ad avere un approccio. Lui mi rispose che si salutavano solamente, che frequentava sempre un gruppo di 4 amici che conosceva bene e che erano un po’ staccati dagli altri, non si avvicinavano ad altri gruppi. Non mi rimaneva altro da fare che tentare il sopralluogo al parcheggio al mattino prestissimo, le 5 al massimo, cosi una mercoledì con la scusante di impegni urgenti a lavoro uscii ed andai per ...
    ... vedere se riuscivo ad incrociarlo. Mentre ero in viaggio pensavo che magari lui fosse un etero e che andava si a rifornirsi al mercato ma nei parcheggi passava senza fermarsi o girare. Altro pensiero era quello che frequentandoli e vedendomi, mi ignorasse e facessi finta di non vedermi, magari perché non ero il suo tipo o magari perché aveva già il compagno fisso. Erano tanti i pensieri e così arrivai al parcheggio. Sorpresa, a quell’ora nel parcheggi, il traffico di macchine che andavano su e giù in cerca di incontri, era pazzesco, tantissime macchine che passavano veloci e a mala pena riuscivo a vedere le persone anche se vi era una illuminazione artificiale incredibile. Stetti li per più di tre quarti d’ora senza vederlo, conoscevo il suo furgone e non mi sarebbe sfuggito. Ogni tanto si fermava qualcuno da me, persone di tutte le età che mi chiedevano compagnia ma avendo un obiettivo rifiutavo. Dopo oltre un ora eccolo spuntare, sicuramente aveva terminato l’approvvigionamento, vidi che aveva girato per il primo parcheggio, poi andò verso il secondo e poi passo nel terzo dove ero fermo io. Le gambe iniziarono a tremarmi e il cuore aveva aumentato i battiti. Passò davanti, guardò la mia macchina ma non si fermò, magari pensai non mi avesse riconosciuto. Passò ben due volte vicino a me anche a velocità ridotta ma niente, neppure un saluto. Cavolo non mi vedeva o non gli interessavo. L’ho visto poi fermo con una persona poco più avanti di me, parlottarono un po’ e poi partirono ...
«1...345...9»