1. Il tatuatore


    Data: 01/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Cuckold Autore: Jimpoi

    Questo racconto &egrave una richiesta di una mia lettrice.Quando Marco spense la macchinetta per i tatuaggi sentii un senso di sollievo misto a curiosità, volevo vedere come era venuto: avevo deciso di farmi fare tre rose sulla parte bassa della schiena con una scia di farfalline che scendevano sulla natica destra. Avevo già un bel po� di tatuaggi e li avevo fatti fare tutti da Franco, il titolare del negozio, ed ero sempre rimasta soddisfatta; Franco però si era fatto male alla mano e mi aveva assicurato che Marco, il suo assistente era valido quanto lui.�Fatto, guardati pure allo specchio�, io mi girai e vidi il mio fondoschiena e le natiche nello specchio, portavo una tuta che avevo abbassato e un perizoma per facilitare il lavoro del tatuatore: aveva sbagliato tutti i colori!Mi girai verso di lui ed esclamai: �Ma cosa ti &egrave venuto in mente? Hai sbagliato tutto!�.�No. Erano il colori che avevi scelto tu che erano sbagliati, non capisci l�arte!�.�Può darsi, ma se li volevo così dovevi farli così! &egrave il mio corpo, non il tuo! Adesso chiamo Franco e gli dico che sei un incompetente!�.Spostai la felpa dalla borsetta, me la ero tolta rimanendo solo con una canottiera perché nello studio faceva abbastanza caldo, presi il telefono senza neanche tirarmi su la tuta, lasciando praticamente nudo il mio sedere rassodato dalla palestra.Marco mi tolse il cellulare con la sua mano tatuata e lo lanciò via, poi mi prese per il polso e mi disse che voce malevola: �Tu non chiami ...
    ... nessuno, stronza! Ti tieni questo tatuaggio del cazzo e vai a casa!�.Lo guardai un po� spaventata e dissi: �Lasciami, questo tatuaggio &egrave sbagliato e te ne devi assumere la responsabilità!�, feci per andare a prendere il telefono, ma lui si mise davanti a me, mi spinse forte facendomi cadere seduta sulla poltroncina; era molto muscoloso e quando mi prese per i polsi non riuscii ad opporre resistenza.�Non farmi diventare cattivo!�, mi disse digrignando i denti a pochi centimetri dalla mia faccia.Tentati di divincolarmi con l�unico risultato di farmi scivolare la tuta alle caviglie. A quel punto l�unica cosa che riuscii a fare fu urlare, ma Marco mi chiuse la bocca con la mano ed io, ora con un braccio libero, iniziai a dargli dei pugni che non ebbero nessun effetto.A quel punto mi accorsi che la situazione stava peggiorando: in tutto quel dimenarmi, oltre ad essere rimasta senza pantaloni, avevo anche abbassato la spallina della canottiera, mettendo in mostra quasi metà del mio reggiseno. Marco mi disse: �Visto che non vuoi stare zitta ti faccio stare zitta io, troia!�, si slacciò i pantaloni e si abbassò i boxer neri, facendo uscire il pene bello grosso e duro. In un'altra situazione mi sarei messa a ridere vedendo il drago rosso che invece di sputare fuoco sputava il suo pene.�Cosa fai? Sono sposata!�.�Meglio ancora! Mi piace fare cornuti i pezzi di merda come tuo marito!�. Mi tirò giù dalla poltroncina e, prendendomi per i capelli, mi fece entrare il suo pene tutto in ...
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