1. Il tatuatore


    Data: 01/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Cuckold Autore: Jimpoi

    ... bocca.�Adesso no parli più? Come mai?�, mi fece riprendere fiato quando iniziai a tossire, sputacchiando saliva, per poi rispingermi la tesa contro di lui. Avevo i conati, non riuscivo a respirare ed ero terrorizzata, ma lui non sembrava curarsene.Non so per quanto andò avanti, ero sfinita, le lacrime mi facevano colare il trucco sulle guance e mi faceva male la bocca.Dopo un po� mi alzò e mi mise con violenza a pecorina sul lettino, capii subito dove voleva arrivare.�No, ti prego! Almeno questo, no!�, lo supplicai.Mi ignorò e mi strappò il perizoma, lasciandomi completamente esposta a lui; mi teneva le mani unite dietro la schiena, immobilizzandomi completamente.�Come, no? Sei tutta bagnata! Sei proprio una troia! Tuo marito non ti scopa più?�.Mi resi conto mio malgrado di essere effettivamente bagnata, senza riuscire a capire perché.Quando mi entrò dentro a bruciapelo, facendomi quasi male, mi lasciai scappare un grido poi Marco iniziò a muoversi con colpi profondi e sgarbati.Il suo pene era quasi il doppio di quello di mio marito, la mia vagina non abituata per qualche minuto mi fece quasi male, ma pian piano si allargava, sostituendo il dolore con ondate di caldo piacere.Mi schiaffeggiava le natiche ed ad un certo punto si chinò e mi sussurrò all�orecchio: �Guarda come siamo belli insieme, brutta puttana!�, e mi girò la testa verso lo specchio a fianco a noi: mi vidi con la faccia piena di trucco e gli occhi arrossati, la canottiera tutta storta e un seno che era uscito ...
    ... dal reggiseno; dietro di me, Marco si era tolto la maglietta e aveva in mostra il torace muscoloso coperto di tatuaggi, mi teneva inchiodata al lettino e continuava a stantuffarmi senza sosta, fra le natiche rossastre per gli schiaffi. Era una scena eccitante; ormai aveva vinto lui, mi stava facendo godere ed io, ormai arresa, iniziai a gemere.�Ti piace, eh? Troia!�, esclamò schiaffeggiandomi il sedere.Si fermò, sputò e sentii le sue dita umide sul mio ano.�No! Non mi ha mai inculata nessuno!�, gridai con gli occhi sbarrati, sapendo che non sarebbe servito a niente.�Quel finocchio di tuo marito non te l�ha mai messo in questo bel culetto? Era ora che qualcuno lo facesse!�.Appoggiò la punta del pene umido sul mio ano, cercai di rilassarmi sapendo che se no sarebbe stato peggio, ma quando sentii che stava entrando provai dolore. Per fortuna, almeno in questo, fu delicato, ma alla fine riuscì a farlo entrare quasi tutto.Dopo essere stato fermo qualche istante per farmi abituare, iniziò a muoversi lentamente e il dolore pian piano si mescolò al piacere, fino a sparire completamente.Non avrei mai pensato che il sesso anale mi sarebbe potuto piacere così tanto. Non so se si possano provare orgasmi in questo modo, ma io penso di averne raggiunti più di uno.Il ritmo aumentava, come anche i miei gemiti, e Marco, sentendo che mi ero definitivamente arresa, mollò la presa sui miei polsi e mi ruppe il gancio del reggiseno, lo sfilò e lo gettò in terra, iniziando a palparmi con forza il ...