1. Jezabel - capitolo 7


    Data: 09/06/2021, Categorie: Etero Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    ... Alberto mi tenne il culo fermo col suo cazzone ben piantato dentro, e dopo qualche minuto mi abituai a quell'insolita presenza. Quando poi cominciò a muoversi, lo fece con molta calma, quasi si volesse scusare per quella deflorazione così brutale. Non ci volle molto per far si che il dolore si trasformasse in piacere, anche perch&egrave iniziai a masturbarmi per cercare un po' di sollievo, arrivando a godere in breve tempo."Mi piace oh se mi piace." dissi ormai senza più alcun ritegno "Però fai piano sennò fa male.""Vedi che sei solo una puttanella vogliosa !" mi rispose dandomi una piccola pacca sul sedere "Facevi tanto la ragazzina perbene e ora hai il mio cazzo nel culo. Ora però girati, voglio vederti in faccia mentre t'inculo."Mi misi nuovamente supina sullo sgabello in attesa del suo membro, ma Alberto m'ordinò di toccarmi come facevo prima, e solo quando vide due dita dentro la passera, mi sodomizzò."Guarda come godi ! Altro che piano, tu devi studiare cazzo !"Anche se Bruno amava insultarmi durante i nostri rapporti, quelli d'Alberto m'eccitarono ancor di più, in quando pronunciati da un uomo maturo, tanto da farmi del tutto perdere il lume della ragione."Si mi piace il cazzo ! Ma tu quante seghe ti sei fatto sognando di scoparmi brutto maiale ! E chissà quante alunne speri di scoparti, magari anche nel culo come stai facendo con me adesso.""Se &egrave per quello la prima che mi farei &egrave tua madre ! Anzi vi scoperei tutte e due insieme per vedere chi &egrave la ...
    ... più porca fra le due.��Mia madre non si farà mai fottere da un morto di fame come te !�Con quelle parole riuscii a far imbestialire Alberto, che se già prima mi considerava una poco di buono, da quel momento mi trattò peggio di una puttana da marciapiede.Prendendomi per la testa come una bambola, mi fece sedere per terra, per poi spingermi la bocca contro le sue palle, obbligandomi di fatto a leccarle. Quasi con furia mi costrinse in seguito a fargli sentire la lingua sul suo ano, mentre mi schiaffeggiava la passera, desiderosa di ben altri trattamenti, certamente più dolci.Mi ritrovai poi piegata contro il pianoforte, con Alberto che m'infilava dita nel retto, aprendo sempre di più il mio buchetto ormai infuocato.�Fai piano, così non mi piace.� gli dissi cercando di placare la sua ira.�Taci troia figlia di gran puttana ! Vuoi che smetta ? Buttati tre dita dentro la fica e fammi vedere come si masturba una zozza come te.�Feci quello che m'aveva detto, sperando così di calmarlo, ma non appena inizia a sditalinarmi, lui mi diede due forti schiaffi sulle natiche, per poi sodomizzarmi con più rabbia di prima.Non cercai minimamente di ribellarmi, anzi provai quasi subito un certo piacere, che crebbe insieme con ogni sculacciata, ogni affondo, ogni tirata per i capelli.�Vedi che non sei altro che una puttanella ?� mi disse dopo che m'uscii di bocca un gemito abbastanza forte �Quelle come te, sembra che avete tanto la puzza sotto il naso, ma poi non volete altro che esser sfondate ...