1. Antimafia


    Data: 10/06/2021, Categorie: Etero Autore: Polipessa, Fonte: RaccontiMilu

    ... spalmò un poco con le dita, poi ci appoggiò la cappella, inumidì pure questa, poi finalmente fece un po di pressione.Era bella tozza, Laura si divaricò leggermente le natiche con le mani, poi strinse i denti.Senza troppe cautele l�uomo, una volta puntata la boccia sul buchetto, appoggiò su di lei tutto il suo peso.In quell�istante le carni della donna si aprirono, divaricate a forza da quel palo pulsante.Li per li le fece male. Non era abituata a certe dimensioni, e poi in quella posizione non era facile la penetrazione.Ma l�uomo non sembrò badarci: una volta dentro iniziò subito a dimenarsi, dando botte decise.Il letto di ferro sussultava ad ogni affondo, sbattendo contro la parete, ma l�uomo non ci badava.Laura, le budella sfondate da quella belva, inizialmente pensò di non farcela. Ogni affondo di quella cappella le provocava una sensazione di malessere, le carni squassate!Ma pian piano quella sensazione di bruciore si attenuò, sostituita da un forte calore che le invase il buco del culo come un fuoco� Pian piano il dolore scomparve, se non qua e la nel caso di botte particolarmente violente.Allora, nuovamente eccitata, iniziò a menarsela furiosamente, schiacciandosi il clitoride e le labbra, sfregandosele, picchiandole a mano aperta.- Brutta vacca � la insultava intanto quella bestia da monta � Troia! Ti piace il cazzo in culo, si? Ti piace? Dimmelo.E con una mano le afferrò la bocca, quasi a strapparle le parole con la forza.- Si!- urlò lei � Si, mi piace, mi piace! Mi ...
    ... piace nel culo!Di scatto l�uomo si sfilò dalle sue carni, la prese di peso e la fece voltare a pancia in giù, poi le divaricò nuovamente le cosce e dopo essersi coperto con altra saliva la cappella gliela spinse nuovamente nel culo.- Godi, troia!Laura, che ora godeva per davvero ad ogni affondo, iniziò a menarsela ancora una volta, ma ad un tratto un ruggito riempì la cella. Un ruggito animalesco, spaventoso.L�uomo la afferrò ai fianchi e la infilzò violentemente un paio di volte piantandogli il cazzo fino in profondità, poi iniziò a sborrarle nel culo, una serie di schizzi infinita, senza mai smettere di spingere, fino a che la sbroda iniziò a fuoriuscire e a colare sulle dita della ragazza, sulla sua passera fradicia e arrossata.Allora si fermò. Rimase un attimo appoggiato alla schiena della donna, il suo cazzo piantato nelle sue budella, poi si staccò, ruotò su se stesso e si ribaltò sul materasso, stremato e col fiatone.Gli ci vollero dieci minuti buoni per riprendersi, dieci minuti in cui la donna se ne rimase coricata a pancia in giù, la mente vuota,quasi inconsapevole di ciò che aveva appena fatto. Di essersi fatta montare da un boss mafioso, di un pluriomicida perverso, in una cella del carcere.Si risvegliò da questo torpore solo alle parole dell�uomo, che ora si era alzato ed armeggiava al tavolo.- Sei davvero brava� Meglio dell�ultima! E spero� anche più furba dell�ultima�Laura fece per girarsi, ma l�uomo la fermò, appoggiandole una mano sulla schiena.- Aspetta, ora ...
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