1. I miei compagni di collegio - puntata 1


    Data: 01/01/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: kkmax

    Me li ricordo ancora tutti i miei compagni di collegio. Eravamo nella stessa camera, io ero il più grande ma ero anche il più timido. Me ne stavo sempre per conto mio.
    
    Luigi era uno dei capetti del gruppo, un ragazzotto piuttosto muscoloso che quando lo vedevo girare nudo per la camera mi venivano i bollori e non capivo più niente. Lui e quegli altri 3 bulli, di età compresa tra i 15 e i 16 anni, tutte le sere dominavano la situazione costringendo i più piccoli a fare le cose più sconce ed eccitanti. E infondo i più piccoli ci stavano, si vedeva benissimo che le resistenze che opponevano erano tutte finte.
    
    Io avevo quasi 18 anni e mi lasciavano in pace per fortuna. Quando Luigi e i suoi amici facevano i loro giochi erotici con i più piccoli io me ne stavo nel mio letto a leggere, con il cuore che batteva fortissimo tanta era l'eccitazione che mi costringevo a reprimere.
    
    Luigi: "Dai Giampiero toccamelo, guarda com'è diventato duro"
    
    Giampiero: "Smettila, non voglio"
    
    Luigi: "E dai, guardalo com'è… Lo vedi com'è gonfio? Ha bisogno di coccole. Vero ragazzi?"
    
    Tutti gli altri: "Sì"
    
    Timidamente Giampiero allunga la mano e glie lo tocca.
    
    Luigi. "Senti com'è duro? Che bella manina calda che hai"
    
    Luigi era sdraiato sul suo letto e ai lati c'erano tutti i ragazzini più piccoli: Giampiero, Carmelo, Andrea, Antonio e Pietro, tutti tra i 12 e i 13 anni.
    
    Luigi socchiude gli occhi mentre Giampiero glie lo accarezza dolcemente. Poi li riapre e chiede il ...
    ... cambio.
    
    Luigi: "Adesso fate 30 secondi per uno, voglio vedere chi di voi ha la mano più calda. Tu Giampiero devi tenere il conto dei secondi"
    
    E così inizia il giro. Giampiero ritrae la mano lasciando il posto a Carmelo, che inizia le sue carezze.
    
    Giampiero: "Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci, undici, dodici, tredici…"
    
    Luigi: "Oh mio Dio, Carmelo.
    
    La tua mano è morbidissima… Ah… Sì…"
    
    Giampiero: "Quattordici, quindici, sedici, diciassette, diciotto, diciannove, venti, ventuno…"
    
    Luigi tira indietro le braccia e spinge la testa dentro il cuscino con gli occhi chiusi.
    
    Giampiero: "Ventidue, ventitré, ventiquattro, venticinque, ventisei, ventisette, ventotto, ventinove, trenta. STOP!"
    
    Ora tocca ad Andrea, poi ad Antonio e infine a Pietro.
    
    Non so come Luigi potesse sopportare quella "tortura" di manine calde senza sborrare all'istante, era un mistero per me. Io a momenti sborravo nel letto senza nemmeno toccarmi, per il solo fatto di essere lì mentre tutto questo stava accadendo.
    
    I ragazzini dovevano soddisfare i più grandi ogni sera. Le regole le avevano scritte Luigi e Luca, amici inseparabili da molti anni ormai. Luca aveva un cazzo enorme, il cazzo più lungo ce l'aveva lui, misurava almeno 25 centimetri: era impressionante.
    
    Gli altri ce l'avevano lungo circa 15 o 16 centimetri mentre io ero molto scarso, 13 centimetri. Interiormente sapevo benissimo che io non partecipavo a quelle serate perché mi sentivo a disagio a causa ...
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