1. La Storia di Monica - Cap. 2.6 - Anna


    Data: 11/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    Come avevo previsto Anna mi chiamò con la scusa di dovermi parlare. Le sue argomentazioni, l'essere ancora turbata dopo il nostro rapporto e altre amenità del genere, in realtà volevano solo farmi capire, ma senza mai essere in alcun modo diretta, che voleva fare nuovamente sesso con me, ben felice di esaudire ogni mia voglia o fantasia."Sai dove abito, t'aspetto sabato pomeriggio alle tre, e mi raccomando non vestirti come una segretaria o una troia." le dissi con tono secco e deciso, come a ricordarle chi conduceva il gioco.Ingannai l'attesa ricordando il nostro unico incontro, e di come si fosse facilmente sottomessa ad ogni mia volontà, compresa quella di scoparla nell'atrio del palazzo dove abitava. Ricordai anche la bellezza del suo sedere, e del piacere che avevo provato sodomizzandola diverse volte, senza alcun eccesso o violenza di troppo. Per un attimo mi sembrò quasi di sentirne anche il dolce profumo, ma proprio quando le narici cercavano nell'aria quel sapore, suonò il campanello.Lei si presentò, in perfetto orario, con un tubino bianco e nero che arrivando giusto sotto il ginocchio, la rendeva discretamente sexy, almeno a prima vista. Per me che ben conoscevo le curve che si nascondevano sotto quel vestito, era il ritratto del desiderio e del peccato.Ci accomodammo sul divano, e subito lei iniziò a parlare di cosa non le era piaciuto del nostro incontro, del fatto che non era una 'facile', il tutto condito da frasi senza senso."Perch&egrave non la finisci di ...
    ... sparare cazzate, ti spogli e mi fai godere." le dissi troncando la sua ennesima illogica affermazione."Tu non mi stai ad ascoltare." protestò timidamente lei mentre mi toglievo la giacca.Le infilai una mano fra i capelli, per poi quasi tirare con forza la sua faccia contro la mia, e baciarla con tale vigore da toglierle quasi il fiato. Le mie labbra scivolarono lentamente sul suo collo, e le mani lungo le sue cosce, arrivando a sfiorarle le mutandine."D'ora in poi tu mi ubbidirai perch&egrave &egrave quel che vuoi." le sussurrai all'orecchio mentre le mordicchiavo il lobo "Da te voglio solo sentire dei si e mai dei no, altrimenti cercati qualcuno che t'inculi pensando solo al suo piacere e mai al tuo."Anna non disse nulla, ma le sue labbra cercarono e trovarono le mie, e quel che seguì fu uno dei baci più lunghi che ricordi. Le lasciai togliermi camicetta e reggiseno, per farle baciare i miei capezzoli, sino a quando non decisi di riprendere in mano le redini del gioco.La spinsi all'indietro facendola quasi sdraiare sul divano per poi mettermi sopra di lei e coprirla non solo col mio corpo, ma soprattutto di baci e carezze, soprattutto sulla bocca e sul collo. Quando le sfilai il tubino facendola rimanere solo col reggiseno e un poco casto perizoma, il mio campo d'azione divenne ogni centimetro della sua pelle sopra l'ombelico. I suoi gemiti salirono d'intensità non appena le spostai di poco il perizoma, per infilarle un dito nella passera oramai fradicia delle sue voglie.�Sei ...
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