1. Mio nonno. Tratto da una storia vera


    Data: 12/06/2021, Categorie: Etero Incesti Dominazione / BDSM Autore: patatinaumida, Fonte: RaccontiMilu

    Era uno degli abituali pranzi da mio nonno, ci andavo quasi tutti i giorni dopo la scuola. Ero all'ultimo anno e già assaporavo la libertà dei miei 18 anni appena compiuti.Bevvi un sorso d'acqua per dissetarmi e iniziai a sentirmi strana. I sensi mi si annebbiarono, mi sentivo d'un tratto stanchissima, la testa pesante, gli occhi che faticavano a rimanere aperti. Crollai addormentata.Quando mi svegliai ero sul divano. Avevo le membra intorpidite ed ero un po' intontita. Quando iniziai a chiedermi cosa mi era successo e provai a muovermi mi accorsi di essere immobilizzata, avevo le braccia legate! Quando provai a parlare non riuscii, perchè un cerotto mi copriva la bocca. Terrorizzata mi guardai intorno. Mio nonno era al fondo del divano, davanti alle mie gambe divaricate e lì mi accorsi di essere completamente nuda.Non capivo, non volevo credere a quello che vedevo. Ero sotto shock.Lo vidi allungare la mano verso la mia vagina e sentii una delle sue dita che correva lungo le grandi labbra, frugando in cerca dell'apertura, che mai ancora era stata violata. Ero ancora vergine.Lentamente infilò la punta del suo dito medio, poi sempre di più, fino infondo. Lo muoveva e lo agitava dentro di me, provocando un suono umido che lo faceva eccitare. Guardava fisso quel dito che entrava e usciva, sembrava ipnotizzato.Dopo un po' cercò di farsi più spazio per far entrare anche il dito indice. Mi faceva male mentre cercava di passare, insisteva, spingeva, finchè alla fine riuscì a ...
    ... penetrarmi. Sentivo quelle dita che affondavano dentro il mio ventre, ero disgustata, incredula. Speravo fosse solo un incubo, eppure quel dolore bruciante sembrava così reale...Avvicinò la faccia al mio pube. Mi annusò. Iniziò a leccarmi il clitoride, mentre continuava a lavorarmi con le dita. Le ficcava a fondo nella vagina, le muoveva un po' poi le tirava fuori e intanto faceva roteare la lingua. C'era un silenzio surreale, violato solo dallo sciacquettare di quelle dita nella mia figa.Iniziai a sentirmi strana. Quei movimenti, pur nella loro terrificante oscenità, facevano leva su meccanismi biologici antichi e automatici. Mi sentii calda e contro ogni mio volere sentii arrivare l'orgasmo. Cercai di non emettere nemmeno un gemito, ma quando la mia vagina iniziò a contrarsi attorno alle sue dita mio nonno si accorse di quanto stava accadendo. Era molto compiaciuto �Vieni gioia, vieni. Vienimi in mano dai. Vieni. Brava, così�. Affondò ancora le dita finchè non ebbi finito, poi le sfilò.Lo vidi armeggiare con la cerniera e, consapevole di quello che stava per accadere, cercai disperatamente di divincolarmi, di fuggire. No! Non così! Non poteva esssere quella la mia prima volta! No! Ma mi aveva legata troppo bene e non riuscivo assolutamente a muovermi. Ero disperata.Appoggiò le mani sulle mie ginocchia poi sentii la punta del suo membro premere contro la mia vagina. Era gonfio e caldo. Infilò mezza cappella, insistette, ma non riusciva ad andare avanti, nonostante fossi molto ...
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