1. La storia di Anna (CAP VIII)


    Data: 01/01/2018, Categorie: Etero Autore: Pensionato, Fonte: EroticiRacconti

    ... scaricassero dentro di me, ma sembrava che ancora ci fosse tempo per questo atto finale, ma capii che eravamo vicini quando insieme uscirono da me, mi stesero sul letto ed entrambi si avvicinarono con i loro cazzi alla mia bocca che mi chiesero di aprire per ricevere il loro sperma che in effetti copiosamente sgorgò dai loro peni riempendomela immediatamente: ci giocai un pochino sciacquandomi la bocca e facendo gargarismi e poi inghiottii in un sol colpo. Mi abbandonai priva di forze, con la figa ed il culo in fiamme, mentre i due maschi si strinsero la mano sogghignando e poi mi salutarono uscendo dalla stanza. Poco dopo vidi spuntale la testa canuta di mio suocero:”Posso?” mi chiese rispettosamente; mi coprii sommariamente in un atto di pudicizia del tutto immotivato dati i nostri trascorsi (vedi cap V e VI n.d.s.) e gli feci cenno di accomodarsi sul letto di fianco a me: “Ho quello che hanno fatto questi due maiali dal mio solito punto di osservazione e sappi che non approvo il comportamento di mio figlio. La donna deve essere libera di scegliere ed accettare o meno come vivere la propria sessualità. Ne avevate parlato prima o per te sono state sorprese?” Mi commossi, gli presi la mano e gli risposi che per quanto riguardava il suo rapporto lo aveva chiesto lei, ma con altri intenti su cui era meglio sorvolare, mentre per il resto si era trovata in mezzo anche se poi in fin fine non le era dispiaciuto affatto. Ma quel signore mi aveva fatto tenerezza, mi ...
    ... alzai pregandolo di aspettare, mi recai in bagno dove feci una rapida doccia e poi mi ripresentai di fronte a lui, che era rimasto seduto sul bordo del letto. Mi sfilai l'accappatoio e rimasi nuda, gli presi la mano e me la portai al sesso e quando sentii la sua resistenza gli sussurrai “Lo voglio!”. A quel punto cominciò ad accarezzarmi la figa con un tocco così delicato che sembrava che cento farfalle si fossero posate sulle grandi labbra ed agitassero tutte insieme le loro impalpabili ali; poi gliela avvicinai al viso e gli permisi di leccarmela mentre con le mani mi cingeva il culo, e di lì a poco fui squassata da un potente orgasmo e gli bagnai tutto il viso, ma non si scompose e continuò a leccare. Mi inginocchiai gli aprii i pantaloni e glielo presi in bocca, stantuffandolo con delicatezza e facendogli sentire la mia lingua su tutto il suo glande, che piano piano prese forza e fu pronto ad entrare in me ed infatti mi ci misi a cavalcioni stringendo il suo viso fra i miei seni. Lui si divertì leccandomeli e poco dopo sentii che era venuto. Quello era stato il mio primo vero tradimento di mio marito, a cui ne seguirono altri ma di non altrettanta soddisfazione.” Invidiai quel vecchietto e sarei voluto essere al suo posto. Si era fatta l'ora di pranzo ed invitai Anna in un ristorantino lì vicino, che oltre ad una cucina casalinga ed apprezzabile, al piano superiore aveva delle camere che affittava a coloro che dopo pranzo volessero riposarsi. Da cosa nasce cosa. 
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