ICO “Tribute” - Al salvataggio!
Data: 28/08/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Alba6990, Fonte: EroticiRacconti
... sopra; aveva dovuto dondolarsi sospeso su una vecchia grondaia arrugginita con il rischio di cadere e picchiare la testa contro gli scogli. E ora si trovava esattamente nella stessa torre dalla quale era entrato il giorno prima con i cavalieri! Ah...che cosa fa fare l’amore... Ico non sapeva nemmeno dove si trovasse Yorda, avrebbe rigirato il castello in lungo e in largo per trovarla e qualora avesse fallito avrebbe ricominciato daccapo! Ma qualcosa gli diceva che lei si trovava nella sala dei sarcofagi. Altrimenti, per quale motivo quel percorso così strano e pericoloso l’aveva portato lì? C’era solo un piccolo, anzi grosso problema: gli idoli di pietra che coprivano il passaggio erano al loro posto...davanti al passaggio. Come avrebbe mai potuto spostarli? Già si era palesato uno scricciolo nello spostare casse di legno, barili o bombe, figuriamoci degli altari in pietra! Aveva bisogno di Yorda, ma Yorda era lì dietro e doveva essere salvata. Ico guardò verso l’alto con rammarico, ringraziando sarcasticamente l’entità divina che sembrava avere così tanto senso dell’umorismo. Decise di uscire verso il piccolo molo dove i cavalieri avevano lasciato la barca. Avevano lasciato lì la barca? E con cosa erano tornati a terra, scusa? Va bene che i cavalieri senza volto erano delle figure mistiche, ma accidenti! Ico si maledisse per non essere così mistico! E anche qui, grande ironia: lui era già maledetto, grazie a quelle maledette corna che aveva in testa! Non poteva avere un ...
... qualche potere mistico legato a quelle corna?! Altrimenti che senso avevano?! Quello di sterminare greggi di vacche e rendere sterile il terreno dei contadini? Bel potere mistico! E a proposito di mistico, vide in alto, lungo un piccolo sentiero, un altare di pietra che brillava di luce propria. La spada! Quello era l’altare della spada! Un potere più mistico di quello ce l’aveva solo Yorda! E lui l’avrebbe salvata! Corse a perdifiato, rischiando più volte di cascare come una noce di cocco da una palma per colpa di quelle dannate ciabatte più grandi dei suoi piedi! Indugiò qualche momento davanti alla spada, catturato dal suo potere. La osservò bene, prendendola tra le mani: le rune intagliate brillavano una alla volta di azzurro, l’azzurro più intenso che Ico avesse mai visto. Il ferro era luminoso come il sole e i fulmini che fuoruscivano e circondavano l’arma simboleggiavano la sua potente energia. Sorprendentemente, non era pesante come Ico si aspettava. Meglio, perché stava correndo come un animale verso gli idoli di pietra. La lama lanciò un lampo accecante che illuminò d’immenso i pilastri. Questi, quasi intimoriti da quel bagliore folgorante, si fecero da parte. Ico corde dentro l’ascensore. Azionò la leva. La piattaforma cominciò a salire, il rumore dei rulli di pietra riempì la mastodontica torre. Ico poteva sentire la presenza di Yorda. Si avvicinava. Lei era lì. In quella stessa sala che avrebbe dovuto dargli la morte, ma dalla quale invece era partito tutto. Quasi ...