1. Da turista a schiava - Parte seconda


    Data: 15/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Roles93

    Continuo del racconto “ Da turista a Schiava”, essendo un racconto diviso in capitoli è consigliato leggere i precedenti racconti. Gaia è intimidita e imbarazzata, davanti a lei si ritrova una gigantesca sala, con al centro una poltrona che le dà le spalle rivolta verso un caminetto acceso a riscaldare quell’ambiente umido e freddo. Sul divanetto si intravede la sagoma di uomo, lentamente passo dopo passo si avvicina verso di lui mentre le porte alle sue spalle si chiudono di botto. La ragazza arriva vicino all'uomo seduto, lo guada bene, sembra giovane, indossa una vestaglia rossa mentre fuma una sigaretta, sembra molto alto e distinto e di bell’aspetto, quasi resta stupita, ma questa sua valutazione viene interrotta quando l’uomo con un accento anglosassone le dice in italiano: “finalmente la mia schiava è arrivata”. Gaia è terrorizzata, tutto il suo corpo trema, il cuore le batte a mille e si gira spaesata di scatto per capire dove si trova. Il suo silenzio viene interrotto quando la curiosità della ragazza è ormai al culmine, sa di non essere in una posizione per ribellarsi, sa che è in gioco la sua vita, vorrebbe urlare, scappare e dal suo sguardo probabilmente anche uccidere colui che l’ha portata in questo luogo strappandola dalla sua vita di spensieratezza immersa nella routine quotidiana, ma al momento di far uscir le parole, escono come strozzate, la voce è tremolante e mentre prova a parlare con le mani prova a coprire le sue nudità con le mani: “ T…tttu..tu ...
    ... chi s..sseei?...che…chee cosa ci faccio io..io..qui ?? Voglio… io voglio…vo-vooglio andarmene ss-subito!” dice mentre mi fissa negli occhi. Io sorrido, mi alzo lentamente dal quel divanetto mentre spengo la sigaretta appena iniziata. Stringo la cintura della mia vestaglia, inizio a girare attorno al mio nuovo acquisto osservandola scrupolosamente centimetro per centimetro. Sorrido e con aria autorevole provo a rispondere a qualche domanda della povera Gaia :” Tu non sei degna di conoscere il mio nome, tu ti dovrai rivolgere a me sempre chiamandomi PADRONE, e da come ben puoi dedurre sei stata acquistata in un asta da un mio fidato amico per portarti qui da me” sento il respiro di Gaia aumentare sempre di più, sento la sua ansia travolgerla come se si trattasse tutto di un brutto incubo “ Tu mi appartieni, sei mia, e farai tutto ciò che ti di ordinerò se non vuoi finire molto male! Non avrai più un nome, sarai solo la mia schiava! Meno ti ribelli meno soffrirai.” Continuo a girare attorno alla mia nuova e bellissima schiava, mi posiziono dietro di lei, sposto una ciocca dei suoi lunghi capelli neri scoprendo il suo collo, mi avvicino ad esso annusando il dolce odore della sua pelle, la mia mano si poggia sul suo sedere palpandolo e testandolo dolcemente, è perfetto, sodo, liscio e all’in su, ma al mio tocco la mia giovane schiava fa un balzo in avanti per allontanarsi da me. Sorrido, e continuo con aria decisa e fiera :” sai…sei stata la schiava più costosa che io abbia mai ...
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