College
Data: 16/06/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: BlackB, Fonte: EroticiRacconti
All’inizio credetti di sognarlo ma quando la stretta sui miei polsi si strinse aprii gli occhi. Qualcuno mi aveva legato e costretto a tenere le braccia verso l’alto, oltre la mia testa. Il dolore acuto che mi aveva svegliato era stato seguito dalla pressione delle corde e un certo timore per quella situazione pericolosa. Intimorito rimasi nell’oscurità più totale, capii di essere stato bendato oltre che legato. Avevo le gambe libere, ma qualcuno seduto su di me non mi permetteva di usarle, subito pensai a un secondo raund delle ragazze e sentii il mio pene apprezzare l’idea, cominciando a irrigidirsi appena. Una mano si strinse sul mio membro e cominciò a strofinarlo, prima piano e dolcemente, poi più velocemente. Sentii uno scatto e inutilmente, mi girai verso la fonte del rumore. La mano si allontanò e venne rimpiazzata da un fantastico calore. Avere gli occhi bendati mi permise di sentire meglio le labbra che strofinavano sull’asta del mio pene e la lingua morbida e bollente che a tratti lo percorreva o lo leccava avidamente. Sentii altri due scatti, questa volta più chiari e capii che si trattava di una macchina fotografica. Per molti minuti continuai a sentire gli scatti della macchina, mentre qualcuno incessantemente leccava e succhiava il mio membro. Non si trattava di nessuna delle ragazze che nell’altra stanza mi avevano fatto divertire, il loro tocco delicato e quasi timoroso era totalmente diverso da quello che sentivo. Con forza e sicurezza quella bocca stava ...
... stringendo il mio pene, le labbra erano esperte. Percorrevano la lunghezza del mio pene succhiandolo e gustandolo. Quando invece si occupò del glande mi sentii quasi in Paradiso lo leccò meglio di quanto una qualsiasi ragazza avesse fatto fin ora, passando la lingua più volte alla base e al centro per poi infilarlo in bocca. Più volte sentii il mio pene totalmente nella sua bocca, cosa che fino a quel momento in poche erano riuscite a fare e ogni volta la sensazione mi mandava in estasi. Poi, mentre nella mia mente pensavo a quanto poco ancora potevo resistere, prima di venire, grazie a quella fantastica situazione, tutto cessò. Sentii i polsi, che fino a quel momento erano stati tesi e tirati al di sopra della mia testa, più liberi di muoversi, ma ugualmente stretti tra loro. Passarono alcuni secondi, poi fui spinto da più persone e caddi dal letto. Rimasi in ginocchio sul duro pavimento, con le braccia tese verso il letto per colpa delle corde e il dolore alle ginocchia e alle braccia che mi aveva fatto infuriare. - Alzati! La voce proveniva dalle mie spalle e più il fatto che fosse una donna, che il tono imperioso, mi convinse ad eseguire. - In ginocchio, sul letto. Cercai a tentoni nel buio e trovato il letto, costretto com’ero dalle corde mi inginocchiai. Sentii le corde spostarsi, qualcuno doveva aver slegato una parte, poi fui strattonato e mi ritrovai steso a forza sul materasso dal lato sbagliato. Dovevo ammettere che il gioco in fondo mi piaceva e restai fermo mentre ...