La mia ragazza
Data: 17/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: desiderio46
... fingendo di soffiarci il naso ed invece lo porto in prossimità del mio arnese che intanto viene agitato sapientemente dalla mia ragazza. Duro poco, anzi pochissimo, una dozzina di colpi e devo correre con il fazzoletto per limitare i danni che comunque ci saranno, lei si ritrova la mano tutta sporca ma ci ride sopra. Il sacco a pelo ci rimette qualche macchiolina (logicamente visto quello che successe in quella vacanza tutti e due i sacchi a pelo, appena tornati a casa, presero la via della lavanderia onde evitare di cadere nelle mani delle mamme). Il problema maggiore restano i mugolii che non riesco a trattenere, se ne sarà accorto qualcuno ? Chissenefrega mi dico tra me e me mentre mi gusto questo momento di relax.
E questa fu solo la seconda notte, cui ne seguirono altre dodici in un crescendo erotico degno di essere raccontato. Di giorno irreprensibile coppia ben inserita nel resto della compagnia (i comportamenti di alcuni di loro però ci diedero conferma che “sapevano” o comunque qualcosa subodoravano), di notte coppia porcella gomito a gomito con altri ignari (?) occupanti (nel frattempo per casini con l’ organizzazione eravamo diventati tredici con notevoli restringimenti dello spazio vitale concesso ad ognuno). Si procedeva sempre spogliandoci nudi completamente, poi ci si toccava a lungo e ci si baciava ancora più a lungo, figuratevi che siamo riusciti anche, con notevoli contorsioni, a leccarci il sesso vicendevolmente. Poi, verso la metà della vacanza, ormai ...
... schiavi di questo vizio e senza più remore di sorte, abbiamo provato anche a fare l’amore. Con esasperante lentezza mi avvicinavo a Marta e mi strusciavo contro il suo corpo (le tre notti precedenti mi ero procurato il piacere così, lordandole intere zone di pelle col mio liquido caldo), quindi mi sollevavo sopra di lei e mi ci adagiavo sopra, lei allora con la mano mi prendeva l’ uccello e se lo infilava tra le cosce. A quel punto cominciavamo a muoverci entrambi piano piano e, per colpa del silenzio impostoci dalle circostanze, il rapporto durava anche un intera mezz’ ora e l’ orgasmo finale era di notevole intensità. Quando arrivava separatamente chi non lo stava vivendo cercava di contenere l’altro tappandogli la bocca con una mano, ma quando arrivava simultaneamente ognuno provava a soffocare i propri mugolii nella bocca dell’altro con il risultato invece di amplificare il livello sonoro dei rumori. E ci fu pure una notte in cui appena raggiunto lo zenit, forse più rumorosamente del solito, notai
l’inconfondibile sagoma scura di una persona seduta sul materassino che guardava nella nostra direzione, dalla zona di provenienza decisi che si trattava di una ragazza, per la verità un po' strana, aggiuntasi alla compagnia da poco. Era la più giovane del gruppo, appena maggiorenne ed ora ci stava guardando. Mi assalì il dubbio, ci osservava dall’inizio...? Aveva capito cosa avevamo fatto oppure aveva solo sentito dei rumori e si era alzata a controllare? Comunicai questi ...